Duplice femminicidio nell’agrigentino: alcool e molestie prima del massacro
Emergono particolari raccapriccianti dal duplice omicidio di Naro nell’agrigentino. Si è appreso infatti che prima del delitto delle due donne, il 24enne romeno fermato dai carabinieri, era stato a cena con un connazionale a casa di una delle vittime: la 58enne Delia Zarniscu. Secondo la Procura e gli stessi uomini dell’Arma che hanno ricostruito la dinamica del grave fatto di sangue anche grazie alla grande collaborazione offerta dalla comunità romena, la cena, accompagnata da superalcolici, sarebbe degenerata con molestie alla padrona di casa. Pertanto, i due erano stati buttati fuori dall’abitazione. A quel punto, però, il 24enne sarebbe prima andato a casa di una delle due, uccidendola, e poi sarebbe tornato a massacrare la 58enne.
Altri particolari. Si è appreso che durante la cena, fino a poco prima che la situazione degenerasse, i tre romeni avrebbero parlato della 54enne connazionale Maria Rus, discutendo del fatto che la donna era sola in quanto ormai separata dal marito. Quindi, quando i due romeni sono stati cacciati dalla casa di via Vinci, il più giovane si sarebbe diretto verso vicolo Avenia dove avrebbe bussato alla porta dell’abitazione di Maria Rus, mentre il 50enne sarebbe andato verso casa sua.
Maria Rus, senza temere nulla, avrebbe aperto la porta al giovane ubriaco. Non è chiaro se la donna abbia subìto o meno un abuso o se vi sia stato o meno un rapporto consensuale; quel che è certo è che la poveretta è stata uccisa a botte e poi bruciata utilizzando la poltrona che c’era nel salone di ingresso. Secondo gli investigatori, il giovane romeno ubriaco sarebbe quindi tornato a casa di Delia Zarniscu in via Vinci sfondando la porta d’ingresso.
Furia omicida. Negli atti si legge: “A quel punto, con una ferocia inaudita avrebbe trucidato anche la 58enne, spaccandole in testa tutto quello che è stato trovato: piccoli mobili, suppellettili e arredi”. Alcuni testimoni, sempre romeni, hanno contribuito alla ricostruzione della notte da incubo collaborando da subito con gli inquirenti e aiutandoli ad arrivare al fermo del 24enne. Ma il caso rimane ricco di lati oscuri: ci sono molte cose ancora da chiarire.