Eruzione dell’Etna, torna operativo l’aeroporto di Catania
Torna operativo l’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania, ma “le operazioni di volo saranno ripristinate con iniziali limitazioni”. A renderlo noto è la Sac, società di gestione dello scalo, chiuso da domenica a causa dell’attività eruttiva dell’Etna con emissione di cenere lavica. Secondo la Sac “potranno pertanto verificarsi ritardi sugli orari schedulati” e invita i passeggeri a “informarsi sullo stato del proprio volo con le compagnie aeree”.
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, ha indicato ieri sera che il fenomeno eruttivo può ritenersi concluso, ed ha ipotizzato che ci sia stato “un evento parossistico di fontana di lava” non osservabile direttamente per la copertura nuvolosa nella zona sommitale che ha provocato una caduta di cenere sul versante Sud-Occidentale, tra Adrano e Catania.
Sull’Etna è presente dunque una colata lavica che fuoriesce dal Cratere di Sud Est, con il flusso lavico si sviluppa ad ovest di Monte Frumento Supino. Al momento non è possibile stabilire la posizione del fronte lavico più avanzato, che resta confinato nella zona sommitale dell’Etna, a causa della variabilità della copertura nuvolosa. Il tremore vulcanicoo è, al momento, su valori medio-bassi.
“A partire dalle 11:35 – ha ricostruito ieri sera l’Ingv – il tremore vulcanico ha evidenziato una veloce discesa verso i valori medi, ai quali si è stabilizzato alle 12. Anche il tremore infrasonico ha mostrato un andamento simile.Il fenomeno eruttivo può ritenersi concluso. Le ultime localizzazioni del tremore vulcanico sono in corrispondenza del cratere di Sud-Est a una quota di circa 2.5 km sul livello del mare. Gli ultimi eventi infrasonici localizzati risultano in corrispondenza dei crateri Voragine e Bocca Nuova”.