Eutanasia legalizzata: la Corte costituzionale boccia il quesito referendario
Ennesima battuta d’arresto per la legalizzazione dell’eutanasia in Italia. La Corte costituzionale ha infatti bocciato quesito referendario, ritenendolo inammissibile perché “a seguito dell’abrogazione, ancorché parziale, della norma sull’omicidio del consenziente, cui il quesito mira, non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili”. Ora si attendono le motivazioni della sentenza.
Marco Cappato: “Una brutta notizia, ma avanti con altri strumenti”. Per il Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni è una cattiva notizia soprattutto “per coloro che subiscono e dovranno subire ancora più a lungo. Una brutta notizia per la democrazia”. “Sull’eutanasia proseguiremo con altri strumenti, abbiamo altri strumenti. Come con Piergiorgio Welby e Dj Fabio. Andremo avanti con disobbedienza civile, faremo ricorsi. Eutanasia legale contro eutanasia clandestina”.
Oltre a quello sull’eutanasia, i giudici togati della Consulta, dovranno esprimersi sull’ammissibilità di altri sette quesiti, che vanno alla depenalizzazione della coltivazione della cannabis ai referendum sulla giustizia, promossi dalla Lega e dai Radicali e presentati da nove Consigli regionali. Se la Corte, dichiarasse l’ammissibilità dei quesiti il voto si potrebbe tenere tra aprile e maggio.
Mina Welby: “Provo tanta tristezza pensando alle persone più vulnerabili le cui richieste resteranno inascoltate”. La co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni è sconcertata, visto che pensava che la Corte avrebbe deliberato a favore di questo referendum. “Rimane l’ultima ‘speranza’ del Parlamento. Vorrei personalmente fare qualcosa per sensibilizzare al tema, non so ancora cosa”.
Enrico Letta: “ora il Parlamento approvi suicidio assistito”. Per il segretario del Pd, “la bocciatura da parte della Corte Costituzionale del referendum sull’eutanasia legale deve ora spingere il Parlamento ad approvare la legge sul suicidio assistito, secondo le indicazioni della Corte stessa”.
Matteo Salvini: “bocciatura referendum non è mai buona notizia”. Il leader della Lega si è detto dispiaciuto per la decisione della Corte che oggi, dovrà pronunciarsi sugli altri sette quesiti.
Esulta la Cei: “In attesa del deposito della sentenza – prosegue la nota della Conferenza Episcopale Italiana-, prendiamo atto con favore di tale pronunciamento. È un invito ben preciso a non marginalizzare mai l’impegno della società, nel suo complesso, a offrire il sostegno necessario per superare o alleviare la situazione di sofferenza o disagio”.