Ex Ilva, il tribunale del riesame accoglie ricorso: altoforno 2 non va spento
L’altoforno 2 dell’ex Ilva non rischia più lo spegnimento. Il Tribunale del Riesame di Taranto, in sede di appello, ha accolto il ricorso presentato dai commissari in amministrazione straordinaria, annullando la decisione del giudice Francesco Maccagnano di respingere l’istanza di proroga dell’uso dell’impianto.
L’Afo2 fu sequestrato nel giugno 2015 dopo l’incidente costato la vita all’operaio 35enne Alessandro Morricella, investito da una fiammata mista a ghisa incandescente. Il 10 dicembre scorso il tribunale di Taranto aveva negato la proroga chiesta da Ilva in amministrazione straordinaria per l’uso dell’altoforno 2 al fine di fare gli ulteriori lavori di sicurezza, ordinando lo stop all’attività dell’impianto dell’acciaieria tarantina.
Si era trattato di un verdetto a sorpresa, considerando che lunedì 9 dicembre la procura aveva espresso parere favorevole alla proroga. I commissari dell’Ilva in amministrazione straordinaria hanno quindi presentato ricorso e il tribunale del Riesame lo ha accolto. Con questa decisione, quindi, l’altoforno 2 non deve essere più fermato.
“Alla luce della ‘migliore scienza ed esperienza del momento storico’ in cui si scrive, il rischio per i lavoratori dell’Altoforno 2 deve considerarsi assai ridotto”, afferma il Riesame.
Il Tribunale “non condivide le valutazioni del giudice monocratico, nonostante l’indubbia consistenza dell’impianto motivazionale della relativa ordinanza, e ritiene invece fondati i termini essenziali dell’appello proposto da Ilva in As”. Viene concessa, si legge nella decisione depositata nella cancelleria del Tribunale, “la facoltà d’uso dell’Altoforno 2, subordinata all’adempimento delle residue prescrizioni, in tutto o in parte non attuate”.
“Grande soddisfazione” è stata espressa “dalla struttura commissariale, che ha sempre mantenuto la sua fiducia nei confronti della magistratura”. Lo si apprende da fonti vicine ai commissari dell’Ilva.