Fermato il presunto omicida del barista di Barletta. L’accusa è di omicidio volontario
Fermato l’uomo che ieri sera avrebbe ucciso nel suo bar di Barletta Giuseppe Tupputi. Secondo episodio di morte violenta in pochi mesi nella cittadina pugliese, dopo che ad ottobre era stato ucciso il 24enne Claudio Lasala.
Il fermo è stato confermato dal procuratore di Trani Renato Nitti che ha detto: “Dobbiamo ringraziare la Polizia che ha consentito di individuare quello che ragionevolmente sembra essere l’autore del fatto e di sottoporlo a fermo”. Il magistrato ha anche aggiunto che l’omicidio non sarebbe avvenuto a scopo di rapina, o come conseguenza di un furto, ma sarebbe una lite sfociata nell’uccisione di Tupputi. Per l’uomo fermato l’accusa è quella di omicidio volontario.
Il lavoro delle Forze dell’Ordine era già cominciato nella serata di ieri, subito dopo la morte di Tupputi, con la visione dei video di sorveglianza della zona. Sempre Nitti ha dichiarato: “Sulla base degli elementi acquisti abbiamo individuato quello che sembrerebbe essere il responsabile della sparatoria di ieri sera”. Il presunto omicida sarebbe un 32enne già noto alle Forze dell’Ordine.
La comunità è scossa. Sul cancello del castello di Barletta stamattina è stato esposto uno striscione con scritto “Barletta svegliati. Chi è responsabile di tanta violenza? Istituzioni ci siete? La vita non è Gomorra!”, identica scritta mostrata dopo l’omicidio Lasala, e sempre stamattina, davanti alla saracinesca del bar sono stati lasciati mazzi di fiori e biglietti dedicati a Tupputi, barista e padre di due figli.