Forza Nuova minaccia il prete pro-migranti. La diocesi di Pistoia: “Oltrepassato ogni limite”
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Don Massimo Biancalani non sarà sostituito ma affiancato nella celebrazione della messa di domenica nella Chiesa di Santa Maria Maggiore a Vicofaro. Una decisione presa dal vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, per una maggior tutela del sacerdote, finito nella bufera di polemiche qualche giorno fa dopo aver portato un gruppo di rifugiati in piscina.
La notizia arriva via Facebook dalla diocesi di Pistoia che parla di "assurde e strumentali polemiche" scatenate dalla stampa che "travisano completamente il senso delle parole e delle azioni" di monsignor Fausto Tardelli. Nel post pubblicato sul profilo della diocesi si legge infatti che il vicario generale, Don Patrizio Fabbri, è stato inviato a concelebrare con don Massimo Biancalani, non a sostituirlo.
La precisazione arriva col fine di mettere un punto ai botta e risposta dai toni aggressivi che le varie posizioni politiche hanno manifestato. "Il vescovo ha deciso così – si legge nel post – affinché sia tutelato un prete che celebra l'eucaristia e perché la messa non sia profanata da iniziative irresponsabili". E ancora: “Visti i toni che sta assumendo la vicenda, la diocesi di Pistoia invita tutti gli attori interessati, in particolare i media, a non contribuire a creare un clima di ulteriore tensione con polemiche gratuite e lontane dalla realtà”.
Intanto parla il protagonista della vicenda. "L'uscita di Forza Nuova è incommentabile, siamo alla follia", dice Don Massimo Biancalani dopo aver appreso che alcuni rappresentanti del movimento di estrema destra intendono presenziare alla prossima messa del sacerdote, dopo che questi ha portato in piscina alcuni migranti e pubblicato una foto su Facebook.
Il parroco di Vicofaro, spiazzato dalle minacce del movimento della destra radicale a causa delle sue posizioni pro-migranti, non ha mancato di commentare la prepotenza subita. "Che un movimento possa arrogarsi il diritto di giudicare la cattolicità di un prete denota forse più ignoranza che altro – ha detto Biancalani -. È veramente imbarazzante; anche la vicenda delle brutte parole che ho ricevuto su Facebook, sono segnali di un imbarbarimento rispetto a certi problemi del Paese”.