Genova, il presidente di Autostrade: “Ricostruire il ponte è un nostro dovere”. Chiarimento fra Toti e Conte
Il presidente di Autostrade per l’Italia, Fabio Cerchiai chiarisce: “secondo la convenzione, Autostrade ha l’obbligo e il diritto di provvedere nel tempo più breve possibile alla ricostruzione del ponte Morandi di Genova”. Secondo Cerchiai da parte sua, “il ministero dei Trasporti ha l’obbligo di documentare le eventuali violazioni del concessionario, cosa che fino ad oggi non ha fatto”.
In un’intervista al “Messaggero”, il dirigente della società Autostrade puntualizza: “Vorrei ricordare che noi agiamo anche nell’interesse di circa 31mila lavoratori e 55mila azionisti, piccoli e grandi, italiani e stranieri. Ma ripeto, per noi oggi la prima preoccupazione è quella di alleviare la sofferenza dell’intera comunità genovese”. Il manager precisa poi di non voler chiudere la porta alla partecipazione di Fincantieri alla ricostruzione del ponte: “Siamo aperti a ogni contributo che possa aiutare a ricostruire il ponte prima e meglio. Fincantieri è benvenuta”.
Potrebbe arrivare già nel Cdm di oggi il decreto Genova, col Governo che tira dritto sull’affidamento a Fincantieri affiancata da Italferr per la costruzione del nuovo ponte. Nella notte c’è stata una lunga telefonata di chiarimento nella notte tra il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier ha spiegato al governatore i principali contenuti del provvedimento che vorrebbe portare nel pomeriggio durante il Consiglio dei Ministri. Toti ha fatto alcune osservazioni che sono state ascoltate dal presidente Conte. “I contatti tra piazza De Ferrari e Palazzo Chigi proseguiranno – si legge in una nota della Regione – fino all’ultimo per limare i dettagli di un provvedimento che nessuno ha intenzione di ritardare per il bene della città”.