Gimbe, effetto Green pass: boom di tamponi rapidi ma non di vaccini
Volano i tamponi antigenici rapidi in Italia ma la curva dei nuovi vaccinati fatica ad impennarsi. E’ quanto emerge dalla fotografia scattata dalla Fondazione Gimbe nell’ultima settimana, conseguenza dei decreti che hanno portato all’obbligo del green pass per svolgere diverse attività, compresa quella lavorativa a partire dal 15 ottobre.
“Sin dal 6 agosto – si legge nel report – l’impatto dell’estensione del Green pass è molto evidente sui tamponi rapidi, la cui media mobile a 7 giorni è aumentata in un mese del 57,7% passando da 113mila (6 agosto) a 178mila (7 settembre) per poi stabilizzarsi. Sui nuovi vaccinati l’effetto green pass è ancora modesto: dopo un lieve rialzo dopo il 6 agosto, le prime dosi giornaliere sono crollate sino al minimo del 17 settembre (media mobile 66,7 mila), registrando poi una timida risalita e stabilizzandosi intorno a quota 84mila”. Toccherà, a questo punto, attendere la metà del prossimo mese – quando la certificazione verde sarà richiesta a tutti i lavoratori pubblici e privati – per capire se chi ha deciso di non aderire alla campagna di immunizzazione avrà cambiato idea o preferirà sottoporsi a tre test rapidi a settimana per continuare a recarsi sul posto di lavoro.
In effetti, come spiega il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta analizzando i dati del report relativo al periodo dal 22 al 28 settembre, ci sono ancora 8,3 milioni di persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose. E tra gli over 50 sono ancora 3,5 milioni coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale.
Continua però il miglioramento della curva epidemica. Nella settimana 22-28 settembre 2021 si è infatti registrata una diminuzione di nuovi casi (23.159 rispetto ai 28.676 della precedente rilevazione) e dei decessi (- 2%). Calano anche i casi attualmente positivi, le persone in isolamento domiciliare, i ricoveri con sintomi e le terapie intensive.