Giovane violentata in Circumvesuviana: fermati tre ragazzi
Svolta nelle indagini sulla violenza sessuale avvenuta nell’ascensore della stazione di San Giorgio a Cremano, ieri pomeriggio, ai danni di una ragazza di 24 anni. Dopo l’esame delle telecamere di videosorveglianza, è scattato il fermo dei tre presunti componenti del branco della Circumvesuviana. Per loro l’accusa è di violenza sessuale di gruppo.
Si tratta di tre ragazzi italiani, e residenti nell’area vesuviana, tra i 18 e i 20 anni per i quali è stato emesso un fermo di polizia giudiziaria. Fondamentali il racconto della giovane, che aveva già detto agli investigatori di conoscere indirettamente uno degli aggressori, e le immagini. Rapida l’indagine degli agenti che hanno lavorato senza sosta tutta la notte. Ad indagare sulla violenza, gli agenti del commissariato di San Giorgio a Cremano della Polizia di Stato insieme alla squadra mobile.
La giovane, che nel frattempo è stata dimessa dalla clinica Villa Betania ed è tornata a casa, è stata notata intorno alle 18 mentre piangeva al cellulare raccontando alla madre l’accaduto.
L’episodio – avvenuto nell’ora di punta – riaccende i riflettori sulla questione sicurezza a bordo di una linea tra le più affollate e problematiche della Campania, dove nel 2013 furono addirittura utilizzate per alcuni giorni scorte armate a bordo dei convogli, dove spadroneggiavano vandali e baby gang.
La città è rimasta scossa dalla brutalità dell’episodio, alle 20 ci sarà una mobilitazione davanti alla stazione Circum: cittadini e istituzioni si fermeranno lì con candele rosse. Ad annunciare la notizia dei tre fermi sui social network è stato il sindaco Giorgio Zinno. “Ieri pomeriggio una ragazza è stata assalita e violentata nella circumvesuviana – ha scritto – Una notizia che ha creato sgomento e paura in tutti noi. Impossibile pensare che un crimine del genere avvenga nella nostra città, ancora più impensabile che nessuno veda”.
Si avranno maggiori notizie delle indagini nel corso della giornata. “Ma è fondamentale sapere – prosegue Zinno – che la nostra città oggi si sveglia consapevole che i mostri esistono, ma che qui vengono immediatamente presi e buttati in cella. Siamo ancora scossi dalla notizia, ma fiduciosi sempre più nella azione della Polizia di Stato sul nostro territorio”.