Green Pass: regole e verifiche. Resta il nodo scuola, trasporti, lavoro
Da venerdì il Certificato Verde sarà obbligatorio per accedere a bar e ristoranti al chiuso, a piscine e palestre, ma anche per partecipare a spettacoli, recarsi al cinema e nei centri termali anche in zona bianca.
Il Green Pass si ottiene una volta che si è in possesso di un certificato di vaccinazione (rilasciato 15 giorni dopo la prima dose), con il certificato di guarigione (valido 6 mesi) e con l’esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti. Per i trasgressori le multe previste vanno da 400 a 1.000 euro sia a carico dell’esercente che del cliente. Nel caso la violazione fosse reiterata, tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio commerciale potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni. I controlli per verificare la validità e l’autenticità dei certificati sia in versione cartacea che digitale saranno effettuati tramite l’app VerificaC19 che può essere utilizzata solo dai soggetti “verificatori”, cioè chi è deputato al controllo delle Certificazioni verdi, e gli organizzatori di eventi e attività per partecipare ai quali è prescritto il possesso della medesima certificazione, nonché i pubblici ufficiali nell’esercizio delle relative funzioni.
Il governo si pone l’obiettivo di tracciare una road map che dal 6 agosto fissi le date di entrata in vigore del pass per i tre settori che sono rimasti ancora in sospeso e che destano non poche polemiche, ossia trasporti a lunga percorrenza, lavoro e scuola.
Il premier Draghi ha incontrato i sindacati per affrontare il tema del green pass in fabbrica e nei luoghi di lavoro. Per il leader della Cgil, Maurizio Landini, non c’è nessun “no” pregiudiziale sull’utilizzo obbligatorio ma ha respinto l’ipotesi di sanzioni per chi decide di non vaccinarsi.
La scuola: si auspica ad un avvio dell’anno scolastico in presenza. Una priorità per il governo che però si confronta ogni giorno con i dati relativi al piano vaccinale. Ad oggi circa l’85% dei docenti è immunizzato o in attesa del richiamo. Numeri che si spera possano raggiungere il 90%: il 20 agosto alla struttura commissariale verrà consegnata una “quantificazione” delle mancate adesioni del personale scolastico a fini statistici, nel rispetto della privacy e delle scelte personali. Domani intanto verrà illustrato il Piano Scuola alle Regioni.