Igor il Russo, cinque indagati per il favoreggiamento dell’omicida di Budrio
Dopo 8 mesi Igor il Russo è ancora in fuga e ci si chiede non più se l’assassino sia ancora nelle paludi tra Budrio, Consandolo, Argenta e Molinella, ma chi lo abbia aiutato durante l’enorme caccia all’uomo nel Ferrarese lo scorso aprile.
La procura di Bologna è impegnata su due fronti: da una parte continua la ricerca di Igor Vaclavic colpevole di due omicidi, dall’altra ha messo sotto indagine la rete di contatti che si era creato nella zona e che potrebbero averlo aiutato a nascondersi e, forse, a fuggire all’estero. Secondo rivelazioni di stampa vi sarebbero 5 indagati, ma i pm starebbero tenendo sotto controllo 10 persone.
Scavando nel passato recente di quest’uomo dalla doppia identità (in realtà è serbo, si chiama Norbert Feher, è nato a Subotica e non è mai stato arruolato nell’Armata Rossa come invece lui stesso millantava), sono spuntate fuori vecchi amicizie di interesse investigativo e i magistrati si stanno concentrando su un elenco di una decina di nomi. Sono quelli che potrebbero conoscere gli spostamenti di Igor o avere un’idea di dove si possa essere rifugiato.
Intanto si rivelato falso l’allarme per l’avvistamento di “Igor il russo” sul treno Frecciabianca 8809, proveniente da Bologna, in arrivo a Rimini. Immediato il blitz coordinato tra polizia di Stato e carabinieri di Rimini. Una sessantina gli uomini delle Forze dell’ordine, tra agenti e militari, che hanno messo in sicurezza l’area della stazione riminese e il treno in arrivo. Cinque indagati: aiutarono Igor a fuggire.
Secondo quanto riporta Repubblica.it i controlli hanno poi evidenziato che la persona sospettata era un cittadino italiano, originario del Napoletano, e non di Igor. Ad avvertire il 112, dopo aver notato il passeggero sospetto perché somigliante al killer, è stato un maresciallo dei Carabinieri libero dal servizio.