Il cinema perde Lando Buzzanca: se ne va a 87 anni un grande della commedia all’italiana
Addio a Lando Buzzanca. L’attore palermitano si è spento all’età di 87 anni dopo un ricovero al Policlinico Gemelli di Roma. Pare soffrisse di “una demenza senile grave, uno stato che è partito dall’afasia” come aveva dichiarato il figlio Massimiliano, in una recente intervista al Corriere della Sera.
Grande protagonista della commedia all’italiana negli anni ’60 e ’70, fu molto amato dal pubblico, ma spesso osteggiato dalla critica a causa di ruoli spesso legati allo stereotipo di ‘maschio predatore’. A farlo amare dal pubblico fu in particolare il suo ruolo ne ‘Il merlo maschio’ del 1971 diretto da Pasquale Festa Campanile.
Anche la vita privata dell’attore palermitano alternò periodi di fortuna e gratificazione con episodi dolorosi: soprattutto nell’ultima parte, tra un tentativo di suicidio e una malattia invalidante che lo costrinse in carrozzina e ne compromise le facoltà cognitive.
La compagna Francesca Della Valle e il medico Fulvio Tomaselli lo scorso novembre avevano denunciato il declino psicofisico dell’attore ricoverato in una Rsa. Il figlio Massimiliano aveva quindi detto di voler denunciare entrambi “per tutelare il padre e la sua privacy”. L’8 novembre l’attore era stato poi trasferito al Policlinico Gemelli in seguito alla rottura di un femore, per poi essere portato nel centro di riabilitazione dove si è spento.
Nato a Palermo nel 1935 da una famiglia di attori, Gerlando Buzzanca detto Lando, decise da subito di intraprendere la carriera cinematografica. Seguì infatti le lezioni dell’Accademia Sharoff, la prima scuola d’arte drammatica italiana a praticare il metodo Stanislavskij. Grazie al suo fisico prestante e all’alta statura nel 1959 ottenne un ruolo come comparsa per il kolossal Ben Hur, nella parte di uno degli schiavi al remo della galea. Ma il suo destino era il cinema italiano. A scommettere per primo su di lui fu Pietro Germi che lo chiamò per la parte di Rosario Mulè in ‘Divorzio all’italiana’ di (1961) e successivamente per interpretare il riluttante esecutore di un delitto d’onore in ‘Sedotta e abbandonata’ (1964).
Una volta disse: “ho interpretato 110 film, fin dall’inizio ho sempre voluto fare l’attore. Anche quando non ero nessuno ed ero al verde. Avevo 500 mila lire in tasca che mi aveva dato di nascosto mia madre, ma sono finiti in fretta, ho dormito per strada, ho mangiato alla Caritas, volevo fare il cinema, facevo piccole comparsate, ma sapevo che non bastava”.
Tra gli ultimi film di Buzzanca per il grande schermo sono da ricordare: I Vicerè (2007) di Roberto Faenza, per il quale vinse il Globo d’oro al miglior attore, e ‘Chi salverà le rose?’ (2017) di Cesare Furesi, dove lui e Carlo Delle Piane interpretano una coppia di vecchi omosessuali.