In spiaggia, ma con distanza. Le linee guida per convivere con il Coronavirus in estate
Arrivano le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità per quanto riguarda le spiagge ed i ristoranti. Con l’estate ormai alle porte, c’è bisogno di una regolamentazione per scongiurare una nuova fase ascendente della curva dei contagi del Covid-19.
Tra gli ombrelloni in spiaggia la distanza dovrà essere almeno di 5 metri tra una fila e l’altra, e di 4 metri e mezzo tra ombrellone e ombrello accanto. E’ quanto pubblicato sul sito dell’Inail, vademecum realizzato in collaborazione con l’Iss. Per lettini e sdraio, quando non sono sotto l’ombrellone, la distanza minima da quelli dei vicini dovrà essere invece di due metri. Regola alla quale si deroga se a prendere il sole sono i componenti di una stessa famiglia o comunque coabitanti. Secondo il documento, anche nelle spiagge libere andrebbero previste turnazioni e prenotazioni degli spazi, anche attraverso l’utilizzo di app o piattaforme on line.
Se per la stagione balneare bisognerà aspettare ancora un paio di settimane, per i ristoranti e i locali di ristorazione in generale il via arriverà lunedì prossimo, il 18 maggio. Ed allora anche per loro c’è un regolamento. Non meno di 2 metri di distanza dai tavoli, che se non si è tra conviventi salgono a 4 metri quadri per cliente. Oppure si dovranno usare le barriere divisorie in plexiglas. Banditi i servizi a buffet, se possibile evitare il pagamento in contanti; niente più menù da sfogliare ma piatti e vini consultabili da app, siti o lavagne al muro. E poi in cucina: mai senza guanti e mascherine, queste ultime da far tirar su anche ai clienti quando si alzano da tavola.
A proposito, i clienti come si dovranno comportare? I clienti dovranno indossare la mascherina in attività propedeutiche o successive al pasto al tavolo, ad esempio pagamento cassa, spostamenti, utilizzo servizi igienici. Ed a proposito dei pagamenti, invito rivolto sia ai gestori che ai clienti, è opportuno privilegiare quelli elettronici con contactless e possibilità di barriere separatorie nella zona cassa, ove sia necessaria.