Inchiesta ultras, daspo fino al 2034 per Lucci e Beretta

Si è praticamente chiusa la prima tranche di Daspo emessi dal questore Bruno Megale in relazione all’inchiesta milanese che vede coinvolte le organizzazioni di tifosi di Inter e Milan. Si tratta di 24 Daspo tra i 3 e i 10 anni, a cui dovrebbero seguire altri provvedimenti in tempi brevi. Per Luca Lucci e Andrea Beretta, i due capi delle curve ultrà di Milan e Inter, lo stadio resterà proibito fino al 2034. Entrambi sono stati colpiti da un Daspo di dieci anni, con obbligo di firma per i primi cinque anni. Stesso provvedimento anche per il fratello di Luca Lucci, Francesco, che spesso avrebbe assunto il ruolo di leader in sua assenza.

Intanto nelle scorse ore sono proseguiti gli interrogatori di garanzia: anche gli ultimi cinque ultrà interrogati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, così come avevano fatto otto arrestati, davanti al gip di Milano Domenico Santoro. Hanno scelto la linea del silenzio, dunque, anche Marco Ferdico e Luca Lucci, ormai ex capi delle curve interista e milanista, così come altri tre ultras in carcere. Altri saranno sentiti ora dal giudice, così come le tre persone ai domiciliari, tra cui l’imprenditore nel settore parcheggi Gherardo Zaccagni. Intanto, il procuratore di Milano Marcello Viola ha incontrato i legali di Milan e Inter nell’ambito del procedimento di prevenzione aperto sulle due società, non indagate.

Tra gli altri elementi dell’inchiesta riportati in una delle integrazioni alla richiesta di misura cautelare, si sentono alcuni ultrà milanisti discutere a fine 2022 del business dei parcheggi dello stadio di San Siro, al centro dell’inchiesta della Dda di Milano insieme ad altri affari. “Facciamo 80 mila al mese, punto e basta!”, si sente nell’intercettazione, riportata nel capitolo che tratta del “progressivo avvicinamento della Curva Sud ad esponenti della criminalità organizzata calabrese”. Nell’integrazione gli inquirenti tornano anche sulle relazioni tra Lucci e “noti artisti”. E sui “preliminari accordi tesi a gestire i concerti di tali artisti, sia sul territorio nazionale che internazionale”.