Incidente sul lavoro in Abruzzo, in 3 perdono la vita dopo un’esplosione
Ancora un incidente sul lavoro. In Abruzzo, alla Sabino Esplodenti di Casalbordino, 3 persone sono morte dopo un devastante scoppio. La fabbrica smaltisce e recupera polvere da sparo da bonifiche e si trova in provincia di Chieti.
Purtroppo la fabbrica non è nuova ad incidenti del genere. Già il 21 dicembre 2020 nella stessa azienda persero la vita tre operai, omicidio colposo plurimo e disastro e danno colposo i reati allora ipotizzati per la tragedia dalla Procura di Vasto.
Sott’inchiesta finirono il legale rappresentante e due dirigenti della società, che si occupa di demilitarizzazione di munizioni ed esplosivi. Nel drammatico incidente persero la vita Carlo Spinelli, Paolo Pepe, Nicola Colameo. Secondo quanto accertato, le vittime stavano spostando una cassa contenente razzi di segnalazione in uso alle imbarcazioni. Si trattava di materiale a basso potenziale esplosivo. Allora la fabbrica fu messa sotto sequestro.
L’ultimo incidente mortale in Abruzzo che ha riguardato fabbriche o depositi di materiale pirico risale a febbraio quando un uomo morì nell’esplosione di un deposito alle porte di Teramo. L’azienda del vastese non è nuova a queste tragedie: nella stessa fabbrica nel 1992 era morto il 48enne Bruno Molisani, ucciso dall’innesco di una spoletta; e nel 2009 due persone rimasero ferite gravemente in un’esplosione.