Incidenti in montagna, tre morti nella giornata di ieri: uno sul Gran Sasso, due in Veneto
Tre incidenti in montagna, tre morti. Il sabato appena passato è stato tragico per gli alpinisti. In tre hanno perso la vita in tre distinti incidenti, uno sull’Appennino centrale e due sulle Alpi in Veneto.
Sul Gran Sasso a perdere la vita è stato un alpinista romano, impegnato in un’arrampicata sulla via Mirka del Corno Piccolo. Era insieme ad un amico in cordata e lui, primo, è precipitato finendo incastrato in una nicchia nella parete sottostante. In un primo momento il secondo in cordata ha pensato che l’uomo si fosse salvato, ma poi la scoperta. Allertato il Soccorso Alpino, il corpo è stato recuperato senza vita mentre il compagno è stato portato via illeso dall’elisoccorso.
Due gli incidenti in Veneto. Sul monte Carega, una 70enne è morta dopo essere caduta in una scarpata vicino al rifugio Revolto. L’allarme era scattato ieri pomeriggio, ma quando sul posto sono intervenuti i soccorsi la donna era già deceduta a causa dei traumi riportati nella caduta, Secondo una prima ricostruzione, l’anziana sarebbe scivolata mentre si trovava vicino alla sua auto, precipitando fino in fondo al tornante sottostante.
Il secondo incidente nei pressi di Cortina d’Ampezzo. La vittima era una 50enne, morta per le ferite riportate a seguito della caduta dal sentiero delle cascate di Fanes. Secondo la ricostruzione, la donna stava camminando con un gruppo di persone quando, all’altezza di una serie di serpentine che danno sul vuoto, ha messo male un piede, cadendo di lato e iniziando a ruzzolare per una cinquantina di metri tra le rocce fino al corso d’acqua sottostante. Nonostante i soccorsi, per lei non c’è stato nulla da fare.