Israele, razzo su campo da calcio, decine di morti. Netanyahu anticipa il ritorno dagli Usa

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“Dodici morti tra bimbi e ragazzi” nell’attacco di Hezbollah a Majdal Shams, sulle alture del Golan, mentre sono oltre 30 i feriti. Colpito un campo di calcio. Le vittime hanno tutte tra i 10 e 20 anni.

Secondo quanto scritto su X dal portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, “l’incidente avvenuto oggi è il più grave per cittadini innocenti, un disastro nazionale che si è abbattuto sullo Stato di Israele. Hezbollah è dietro questo disastro ed è responsabile delle sue conseguenze”.
Hezbollah in una nota ha negato ogni responsabilità e sostiene di “non essere in alcun modo legato all’incidente e respinge in modo categorico tutte le false accuse”. Il Times of Israel ricorda che Hezbollah aveva in precedenza rivendicato il lancio di decine di razzi contro una base dell’esercito israeliano nei pressi di Majdal Shams.

Dopo il raid contro le Alture del Golan il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha convocato una riunione con il capo di stato maggiore dell’Esercito, il generale Herzl Halevi, e altri vertici della difesa.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha anticipato il rientro dagli Stati Uniti dove si trova ancora in visita.

Il premier, ha fatto sapere il suo ufficio, subito dopo l’attacco è stato impegnato in consultazioni sulla sicurezza.

Immediatamente al suo rientro dagli Stati Uniti Netanyahu convocherà una riunione del gabinetto di sicurezza per discutere dell’attacco. Lo fa sapere il suo ufficio, che poi ha smentito, definendole “completamente false”, le notizie secondo cui il premier “avrebbe deciso di anticipare il suo rientro nel Paese a seguito delle critiche”. “Il primo ministro ha deciso di anticipare il suo rientro immediatamente dopo essere stato informato del terribile disastro di Majdal Shams e ha aggiornato il ministro della Difesa in tal senso prima che le false critiche apparissero sui media”.

Secondo quanto riferito dai media israeliani, la riunione del gabinetto di sicurezza si terrà domani alle 16 ora locale, le 15 in Italia, nella sede del quartier generale delle Idf a Tel Aviv.

“Non c’è dubbio che Hezbollah abbia superato tutte le linee rosse, siamo di fronte a una guerra totale”, ha detto il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz a Channel 12, riferendo di aver parlato con il primo ministro Benjamin Netanyahu dopo l’attacco a Majdal Shams. “Non ho dubbi sul fatto che pagheremo un costo”, ha affermato, e che Israele avrà il “pieno sostegno” degli Stati Uniti e dell’Europa.

Israele risponderà con forza all’attacco di Hezbollah contro Majdan Shams, “ma non intendiamo scatenare una guerra”, ha però fatto sapere una fonte della sicurezza israeliana a Sky News Arabic, secondo quanto riferisce il Times of Israel.

“Il mondo non può continuare a sedere in silenzio di fronte agli attacchi terroristici di Nasrallah, che arrivano per conto dell’impero del male in Iran. Lo Stato di Israele difenderà con fermezza i suoi cittadini e la sua sovranità”, scrive in un post su X il presidente israeliano Isaac Herzog, che definisce “straziante il terribile e scioccante disastro avvenuto nel villaggio druso di Majdal Shams, non ci sono parole che possano confortare le famiglie delle giovani vittime che hanno perso la vita senza alcuna colpa”.