Italia in piazza contro il Green Pass, ma i giovani spingono la campagna vaccinale
Oltre ottanta piazze italiane hanno detto ‘NO’ al Green Pass. Rispondendo al tam tam della rete, in migliaia da Nord a Sud, hanno protestato contro la dittatura sanitaria. Tensione con la polizia a Roma, con le forze dell’ordine intervenute anche con i mezzi blindati per disperdere i manifestanti intenzionati a raggiungere in corteo via del Corso. A Milano e Napoli il premier Draghi è comparso con tanto di baffetti alla Hitler e il grido che risuonava era: “Norimberga Norimberga” in riferimento ai processi dei gerarchi nazisti, dopo la fine della Seconda guerra mondiale. E poi ancora, slogan contro le multinazionali farmaceutiche. A Genova alcuni manifestanti hanno rivolto insulti ai giornalisti, sul posto per documentare la protesta. L’Ordine dei giornalisti della Liguria e l’Associazione Ligure dei Giornalisti hanno condannato “severamente le manifestazioni intimidatorie”. In tutta Italia tra i manifestanti anche pensionati, artigiani, lavoratori dipendenti, ma anche alcuni ristoratori preoccupati per le ricadute economiche per l’obbligo del Green pass che scatterà il 6 agosto.
Un’altra mobilitazione è stata organizzata mercoledì 28 luglio, dal “Comitato Libera scelta” che si riunirà sotto lo slogan “Chi tace acconsente! Se sei contrario al Green pass, è il momento di dimostrarlo”. Secondo indiscrezioni, è prevista la partecipazione di esponenti della Lega come Borghi, Siri, Bagnai e Pillon, insieme a Vittorio Sgarbi e Gianluigi Paragone.
Mobilitazioni e scontri si sono registrati anche in Francia e Australia, in scia ad un movimento internazionale, promosso da collettivi chiamati World Wide Demonstration e World wide rally for freedom.
A spingere la campagna vaccinale in Italia ci pensano i giovani. Nell’ultima settimana sono stati vaccinati con la prima dose o la dose unica (perché guariti dal Covid) quasi 350mila under 30, 118mila hanno tra i 12 e i 19 anni. Si tratta di una crescita tripla rispetto a quella degli adulti tra i 50 e i 69 anni, fascia nella quale si sono vaccinati negli ultimi sette giorni con la prima o unica dose in 124mila. Dunque mancano all’appello quasi 3,8 milioni di cittadini che non hanno fatto neanche la prima dose. Raggiungerli è tra gli obiettivi primari del Governo.