La Radio non tramonta mai: sono 34 milioni gli italiani che la ascoltano ogni giorno
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Ancora oggi la radio è il medium più caldo ed affidabile: in tutta Italia 34 milioni di persone ogni giorno si sintonizzano per gli ultimi aggiornamenti ma anche per la compagnia. Dalle prime trasmissioni degli anni venti ad oggi, la radio ha subito continui cambiamenti, adattando nuove tecnologie che hanno permesso di entrare nelle abitazioni e nelle macchine di moltissime persone.
Ed è proprio dell’importante ruolo della radio nella nostra società l’argomento che Radio Eco Vicentino ha approfondito con i pionieri della radiofonia italiana come Pippo Pelo, Patrizia Patty Zani e Federico Van Stegeren in arte Federico L’Olandese Volante, per scoprire come è cambiato questo mezzo di comunicazione nel corso degli anni (la puntata è riascoltabile in questa pagina).
Patrizia Patty Zani, la prima voce femminile di Radio Milano International ha raccontato la sua esperienza nella prima radio pirata e privata in Italia: “Si andava in studio con gli LP sotto il braccio, scelti con molta attenzione e cura per la trasmissione”.
Nemmeno l’avvento della televisione ha messo a repentaglio il futuro della radio che continua ad intrattenere milioni di persone. Pippo Pelo, noto conduttore radiofonico a Radio Kiss Kiss ha commentato: “Si sta sempre lì sul punto di decretare la fine della radio invece tutto quello che è arrivato finora è soltanto un grande supporto che ha potenziato le sue prestazioni”. Non è solo la tecnologia che rende la radio così appetibile ai cittadini ma anche l’affidabilità e il calore: “Mai come in un periodo come questo – ha continuato Pippo – la radio sta svolgendo un lavoro straordinario e la gente lo sa”.
Tra software moderni e microfoni all’avanguardia, il segreto di “fare radio” però è in mano ai grandissimi talenti e che ogni giorno si mettono davanti ai microfoni. Uno di questi è Federico L’Olandese Volante, considerato uno dei primi disc jockey delle radio italiane. Il padre lo voleva architetto ma lui ha seguito il suo sogno di diventare speaker: “Meglio un bravo dj che un pessimo architetto”, ha spiegato ai microfoni di Radio Eco Vicentino, ribadendo il ruolo fondamentale del presentatore radiofonico.