La terra trema in Calabria, scossa di magnitudo 5 nel Cosentino. Tanta paura, nessun danno

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Terremoto di magnitudo 5 ieri sera nel Cosentino. I dati sono stati diffusi dall’Ingv, l’epicentro del sisma è stato registrato alle 21:43 a tre km a ovest da Pietrapaola (Cosenza), a una profondità di 21 km. L’evento sismico è stato avvertito in tutta la Calabria e in un’area molto vasta che comprende Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia. Non risultano danni a persone o cose.

 Altre due scosse, rispettivamente, di magnitudo 2.3 e 3.1, sono state registrate a Pietrapaola e Bocchigliero.

La scossa maggiore ha provocato scene di panico, soprattutto sulla fascia ionica calabrese, nel Crotonese e nel Catanzarese, dove è stata avvertita con maggiore intensità. A Crotone numerosi cittadini si sono riversati in strada e sono andati nella zona dello stadio, uno spazio aperto, per sentirsi più al sicuro. Anche a Catanzaro molti cittadini sono usciti di casa.  “La gente è scesa in strada per la paura, ma non risultano danni” ha detto Manuela Labonia, sindaco di Pietrapaola. “Dopo la prima scossa – ha aggiunto – c’è stata una seconda scossa di assestamento. La terra è tremata soprattutto nella parte collinare della città, ma anche lì è tutto a posto, non si segnalano danni”.

 La zona interessata è caratterizzata da pericolosità sismica alta, come testimoniato dalla Mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale (MPS04) e dai forti terremoti avvenuti in passato. La mappa di scuotimento sismico (Shakemap) dell’evento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche Ingv e Dpc mostra dei livelli di scuotimento stimato fino quasi al V grado Mcs.

Poco a sud dell’area dove si è registrato l’epicentro della forte scossa, tra Cirò e San Giovanni in Fiore, recentemente si sono verificati due terremoti di magnitudo 4 il 24 maggio e il 29 maggio, all’interno di una sequenza sismica con circa 260 terremoti. Storicamente nell’area si è verificato il 25 aprile 1836 un forte terremoto di magnitudo stimata pari a 6.2 che ha provocato danni in molte località fino al decimo grado della scala Mcs nella località di Crosia (Cosenza).

La scossa è stata avvertita anche in Puglia. Diverse le segnalazioni, anche attraverso i social network, in particolare da Taranto, Bari e Brindisi. Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, ha convocato alle ore 23 l’Unità di crisi, per fare il punto con le autorità locali e con le strutture operative di protezione civile, ha comunicato il Dipartimento stesso. Secondo i dati del Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria si tratta del terremoto “più intenso” degli ultimi 12 anni in Calabria.