Lampedusa, record di migranti: il sindaco dichiara lo stato d’emergenza
“E’ una situazione ormai ingestibile. Se il governo non proclamerà lo Stato di emergenza per Lampedusa lo farò io. L’hotspot non è più in grado di accogliere migranti, la responsabilità di questa emergenza non può ricadere sul sindaco, sull’amministrazione comunale e sui lampedusani”. Sono le parole del sindaco di Lampedusa, Totò Martello, commentando l’ultima raffica di sbarchi nell’isola siciliana.
La situazione nell’hotspot dell’isola dove si trovano in questo momento oltre mille migranti, dieci volta la capienza massima prevista, è ormai insostenibile: “Oggi non ci saranno trasferimenti in traghetto verso Porto Empedocle – ha spiegato il sindaco – e intanto i barchini provenienti dalla Tunisia stanno continuando ad approdare sull’isola”.
Martello lancia accuse anche al segretario della Lega Matteo Salvini: “L’onorevole Salvini continua a comportarsi da mentitore seriale, sostenendo che quando lui era ministro ‘non c’erano più sbarchi’: nulla di più falso. Quando Salvini era ministro gli sbarchi a Lampedusa sono sempre proseguiti, basterebbe leggere i report del ministero degli Interni per verificare quello che sto affermando”.
“Se Salvini fosse venuto a Lampedusa in quel periodo – aggiunge Martello – quando da sindaco ho più volte chiesto una interlocuzione istituzionale con il Ministero che allora guidava, senza mai avere risposta, avrebbe visto con i suoi occhi le imbarcazioni dei migranti entrare in porto. Forse allora non è venuto a Lampedusa proprio per questo motivo, per non dovere ammettere la realtà e continuare a negare l’evidenza”.
Sulla banchina una cinquantina di migranti in attesa che venga deciso dove saranno smistati. Nella notte 110 migranti sono stati soccorsi da un mercantile italiano, il Cosmo, altri 70 che viaggiavano su un gommone vicino intercettati da una motovedetta libica e riportati indietro.
Sull’isola ci sono 1.027 migranti, si tratta di un numero così elevato che alcuni dei nuovi arrivati sono stati trattenuti sotto i gazebo del molo Favarolo e non sono stati neppure portati all’hotspot dove la capienza massima, al momento, è di 95 persone. Il grande flusso di arrivi, da ieri sta complicando pure le operazioni di identificazione.