Leggi razziali accostate a decreto Salvini: sospesa prof di Palermo
Sta montando di ora in ora il “caso Palermo”. Un’insegnante d’italiano, docente nell’istituto industriale Vittorio Emanuele è stata sospesa per due settimane perché non avrebbe vigilato sul lavoro dei suoi studenti 14enni che nella giornata della memoria avevano presentato una videoproiezione nella quale si accostava la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. La sospensione, con stipendio dimezzato, è stata attuata al termine di una ispezione ministeriale cominciata dopo una serie di post sui social.
La protagonista del caso si chiama Rosa Maria Dell’Aria, ha 63 anni ed è professoressa di Italiano da circa 40 anni e insegnante da 30 all’istituto industriale Vittorio Emanuele III. La prof si difende: “Nessun intento politico, sono ferita e amareggiata. Quanto accaduto lo considero la più grande amarezza e la più grande ferita della mia vita professionale e naturalmente non parlo del danno economico legato ai giorni di sospensione ma al danno morale e professionale dopo una intera vita dedicata alla scuola e ai ragazzi”.
Per il sindacato Anief la vicenda “è un brutto salto indietro in un passato che, purtroppo, non è evidentemente ancora stato superato del tutto”. “La sospensione di un docente perché i suoi studenti hanno osato, nel giorno della memoria, rievocare uno dei momenti più bui della storia italiana del secolo scorso collegandolo alla drammatica attualità che vede oggi l’intera Europa, Italia purtroppo compresa, impegnata in un disdicevole tira e molla sull’accoglienza dei migranti, sa di censura”. Anief esprime solidarietà alla docente così come è stato fatto dai colleghi della donna.