Mafia capitale. Carminati condannato a 20 anni, Buzzi a 19
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Alla fine mafia capitale non era “mafia”. È caduta infatti l’accusa di associazione di stampo mafioso. Così è stato stabilito dai giudici della X sezione penale di Roma a conclusione del processo. Per tutti e 19 gli imputati al processo l’accusa di associazione semplice.
Le condanne. L’ex terrorista nero, Massimo Carminati, è stato condannato, in primo grado, a 20 anni di reclusione. Anche il cosiddetto “ras delle coop”, Salvatore Buzzi, è stato riconosciuto colpevole ed è stato condannato a 19 anni. Condannata anche la segretaria di Buzzi, Nadia Cerrito, a 5 anni, mentre al manager Fabrizio Franco Testa sono stati inflitti 12 anni di carcere. I giudici hanno inoltre comminato una pena di undici anni al presunto braccio destro di Carminati, Ricardo Brugia, e di 10 all’ex Ad di Ama Franco Panzironi. L’ex minisindaco del municipio di Ostia, commissariato per infiltrazione mafiose, Andrea Tassone è stato invece condannato a 5 anni.
Le condanne politiche. Condanne anche per l’ex capogruppo del Pdl in Comune, Luca Gramazio (11 anni di reclusione), l’ex capo dell’assemblea Capitolina Mirko Coratti (Pd)(6 anni) e Luca Odevaine, ex responsabile del tavolo per i migranti (6 anni e 6 mesi).
Rispetto alle richieste della Procura che aveva proposto per tutti gli imputati 5 secoli di carcere, i giudici della decima Corte presieduta da Rosanna Ianniello hanno inflitto oltre 250 anni di carcere, dimezzando di fatto le pene. Presente anche la sindaca di Roma Virginia Raggi. Nel procedimento il comune di Roma è parte civile.