Malattia del Congo, guarito e dimesso il paziente ricoverato a Lucca
È stato dimesso perché guarito l’uomo che di rientro dal Congo presentava sintomatologia influenzale potenzialmente riconducibile alla malattia che sta colpendo una regione del paese africano. Il paziente è stato ricoverato nell’ospedale San Luca di Lucca dal 22 novembre al 3 dicembre.
Spartaco Sani, responsabile delle malattie infettive dell’ospedale lucchese spiega: “L’uomo rientrato a Lucca lavora in Congo a 700 km dalla zona dove è stato documentato il focolaio. Era stato ricoverato con febbre e anemia, adesso sta bene. Solo per scrupolo è stato ricontattato per accertamenti, ma ad oggi non c’è pericolo di contagio”. Il nosocomio ha informato l’Istituto superiore di Sanità che sta monitorando la situazione e analizzerà i campioni prelevati, mentre il ministero sta facendo i suoi accertamenti.
Questa misteriosa epidemia che si è diffusa in Congo ha colpito oltre quattrocento persone e ha già fatto almeno 70 vittime. Sono scattati i controlli sui voli, come di prassi, e l’Oms ha inviato esperti sul posto. I sintomi sono febbre, mal di testa, raffreddore e tosse, difficoltà respiratorie e anemia.
Il professor Massimo Ciccozzi del Campus Biomedico di Roma dice che sicuramente è infettiva, probabilmente virale, ma non ne sappiamo abbastanza. “Inutile fare allarmismi. Visti i morti nei villaggi potrebbe trattarsi di zoonosi, ma ancora non abbiamo dati. Il concetto fondamentale è che bisogna imparare a ragionare in termini di Global Health, di salute globale, perché il Congo sembra lontano ma non lo è. Occorre un monitoraggio epidemiologico con attenzione ai voli verso l’Italia, controllando le persone con sintomi simil-influenzali con i tamponi in modo da escludere determinate malattie. In Italia per il Giubileo avremo 38 milioni di pellegrini in un anno, bisogna effettuare un monitoraggio epidemiologico anche a livello regionale. Oggi si può cambiare continente in 12 ore, è fondamentale una maggiore attenzione a ciò che può comportare un grande movimento di popolazione”.