Malattia misteriosa in Congo, autorità italiane in massima allerta

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È allerta massima anche in Italia per la misteriosa malattia che in Congo ha già ucciso 70 persone, la maggior parte delle quali bambini. Il ministero della Salute ha diramato una direttiva alle Usmaf, gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera invitando a “fare attenzione su tutti i punti di ingresso, in particolar modo per i voli diretti provenienti dal Congo”. Le autorità locali in stretta collaborazione con quelle internazionali “stanno lavorando per verificare la situazione e fornire una risposta rapida ed efficace a questo nuovo focolaio epidemico che sta colpendo il Paese, già recentemente colpito dall’epidemia di mpox”.

Intanto in Congo si sta valutando il livello di epidemia. L’allerta, chiaramente, è molto alta e per ora il fenomeno è descritto dalle autorità sanitarie come “un evento sconosciuto di sanità pubblica” ed è attualmente localizzato nella regione di Panzi, circa 700 km a sud-est di Kinshasa. È escluso però che si tratti di una forma di Covid. Secondo i primi dati disponibili, la misteriosa malattia colpisce soprattutto i più piccoli, con il 40% dei casi che coinvolge bambini sotto i cinque anni. I sintomi sono simili a quelli dell’influenza: febbre, tosse e mal di testa.

Nel frattempo la comunità scientifica studia le prime mosse da attuare. Secondo l’infettivologo Matteo Bassetti, serve un “Cordone sanitario per contenerla”. “Niente panico” invece per Roberto Burioni, ma bisogna comunque prestare la massima attenzione. “Nel mondo moderno i virus – come abbiamo visto – si spostano molto velocemente” scrive il virologo su X. Per Gianni Rezza, professore di igiene e sanità pubblica all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, “Preoccupa alta letalità”.