Maltempo, in Emilia-Romagna in ginocchio. Allerta rossa anche oggi
Bilancio drammatico in Emilia – Romagna per l’ondata di maltempo che ha investito la regione, le vittime sono almeno nove: tre a Forlì, un uomo del Ravennate, un 40enne nel Bolognese, altre quattro nel Cesenate. Queste ultime sono un anziano rimasto vittima di un malore a Pontevecchio, un uomo travolto da una frana a Casale di Calisese e una coppia: Palma Marinella Maraldi, il cui corpo è stato ritrovato sulla spiaggia di Zadina di Cesenatico e il marito Sauro Manuzzi, che era sceso con la moglie nei campi di fronte a casa, a Ronta di Cesena, per salvarsi. Entrambi sono stati travolti dall’acqua, lei trascinata per 20 chilometri. Sono diecimila gli evacuati, probabilmente destinati a crescere. In tutto sono 37 i Comuni completamente sott’acqua.
Quella che si è abbattuta sull’Emilia – Romagna è una quantità di pioggia mai vista, che in poche ore ha fatto salire il livello dei corsi di acqua fra Rimini e Bologna fino a farli esondare. Ventuno in tutto, hanno rotto gli argini o sono esondati allagando vaste zone. È finita sott’acqua Faenza, una parte di Cesena e di Forlì e molti altri grandi centri abitati. In alcune zone, in pochi minuti l’acqua è salita, raggiungendo anche i primi piani delle case. Il ministro per la protezione civile e per le politiche del mare Musumeci ha dichiarato: “Allagati 24 Comuni, tutti i fiumi sono esondati. Proporrò al Cdm di destinare altri 20 milioni di euro alla Regione, in aggiunta ai 10 milioni già deliberati il 4 maggio”.
L’emergenza però non è finita: anche per oggi, infatti, sarà in vigore su tutta l’area l’allerta rossa, anche perchè il livello di quasi tutti i fiumi continua a essere sopra la soglia d’emergenza e sono previste nuove piene che potrebbero mettere a dura prova argini indeboliti o danneggiati e gli oltre 200 movimenti franosi che riguardano la collina e la montagna.
Martedì prossimo il Consiglio dei ministri si riunirà per affrontare i temi dell’emergenza maltempo. La premier Giorgia Meloni ha assicurato la massima disponibilità ad aiutare le zone colpite. Lo strumento potrebbe essere quello di un decreto legge. Previsto pure lo stop agli obblighi fiscali. “A pochi giorni dall’anniversario del sisma del 2012 – ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini – questo, per noi, è come se fosse un nuovo terremoto”. Sempre Bonaccini ha ricordato il numero degli sfollati destinato a salire: “3mila a Bologna, 5mila a Faenza e 5mila nel Ravennate”.