Maltempo, nubifragi e frane mettono in ginocchio il nord Italia

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Nubifragi, frane e allagamenti. Weekend complicatissimo per tutto il nord Italia alle prese con evacuazioni, strade chiuse, paesi isolati e telefoni in tilt. L’ondata di maltempo, cominciata nella giornata di sabato, si è estesa alle vallate alpine nord occidentali fra Piemonte e Valle d’Aosta e al suo passaggio ha lasciato grossi danni, oltre ad aver creato molti disagi e ad aver diffuso paura tra gli abitanti dei comuni interessati. Gli elicotteri dei vigili del fuoco sono intervenuti per evacuare oltre 200 persone dalla località di Cogne, travolta dall’esondazione dei torrenti che la attraversano. Dozzine di altre persone sono state evacuate dai rifugi del Monte Rosa e 120 dall’Alpe Veglia, nella provincia di Verbano Cusio Ossola. Nel Torinese, a Locana, 37 fra italiani, tedeschi e francesi che stavano cenando in un ristorante si sono allontanati velocemente dopo una frana e hanno pernottato in una struttura improvvisata per l’occasione.

Ma i casi di persone sfollate o rimaste bloccate in tratti su cui il maltempo si è abbattuto con maggiore violenza sono tantissimi e sfuggono a un censimento esatto. Una ventina di persone è per esempio rimasta bloccata a Ceresole Reale, dove si trovava per un concerto. Fra Montanaro e San Benigno i vigili del fuoco hanno recuperato una famiglia di vacanzieri dal Belgio, sorpresi in auto dall’improvvisa ondata di piena del torrente Orco. Cervinia è isolata e ha patito “danni ingenti” e sembra ci vorranno settimane prima di ripristinare la strada per Cogne. Matteo Salvini fa sapere che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è pronto a intervenire “per quanto di competenza”. In Piemonte il governatore Alberto Cirio ha contattato il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, e valuta di chiedere lo stato di emergenza.

E non sembra essere finita qui. L’allerta meteo si concentra nelle prossime ore nel nord-est della penisola, tra Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna. Molto peggio è andata in zone fuori dal confine italiano. In Francia, nella regione dell’Aube, a sud-est di Parigi, la caduta di un albero durante una tempesta ha ucciso tre persone. Nel Canton Ticino, in Svizzera, si contano due morti e almeno un disperso. L’intensità di questi fenomeni “non deve però portare a credere che sia stato qualcosa di eccezionale”: è l’avvertimento lanciato da Nello Musumeci, ministro della Protezione civile. Secondo Musumeci, infatti, “dobbiamo ormai parlare di eventi ordinari ai quali, purtroppo, dobbiamo prepararci tutti, istituzioni e cittadini, in una seria attività di prevenzione“.