Maltempo sulle Marche: si cercano ancora i dispersi, 11 le vittime. Fenomeni estremi in aumento
Sono durate tutta la notte, ma senza esito le ricerche dei 3 dispersi a causa del maltempo che ha investito le Marche. Stamane il ritrovamento del corpo di un uomo di 47 anni. Ancora nessuna notizia di un bimbo di 8 anni e della mamma di una delle vittime. Le ricerche si concentrano in particolare nelle zone intorno a Serra de’ Conti e a Barbara, nell’hinterland attorno a Senigallia in provincia di Ancona. Nel territorio di Barbara, i soccorritori stanno ancora cercando il bambino di 8 anni Mattia Luconi, inghiottito dal Nevola, mentre tentava di mettersi in salvo insieme alla madre che non è riuscita a strapparlo alla furia dell’acqua. Nella stessa area, si cerca Brunella Chiù, anche lei in fuga con i suoi due figli che sono riusciti a mettersi in salvo. A Serra de’ Conti disperso invece un 47enne di Arcevia la cui auto, era stata trovata nel fiume Misa.
Nella notte le operazioni di ricerca sono proseguite senza sosta, anche grazie anche alle cellule fotoelettriche, gruppi elettrogeni e utilizzando cartografie tecniche per efficientare le ricerche. Le squadre Saf (Speleo alpino fluviali) e i sommozzatori stanno setacciando i corsi d’acqua ma anche gli argini dei fiumi sui quali si sono ammassati rami e tronchi di alberi.
Cosa è successo. Quello che si è abbattuto sulle Marche è stato un “temporale autorigenerante”. Si tratta di un fenomeno temporalesco in grado di alimentarsi da solo grazie al contrasto tra aria calda e umida al suolo e una più fredda e secca in quota. Queste particolari condizioni sono capaci di fornire sufficiente energia per formare intensi temporali.
Fenomeni estremi in aumento in Italia. Secondo la Società italiana di medicina ambientale, continuano ad aumentare gli eventi climatici estremi nel nostro Paese. Nel 2022 se ne sono registrati già 130, il numero più alto della media annua dell’ultimo decennio. Dal 2010 a luglio 2022 si sono verificati 1.318 fenomeni estremi. “L’obiettivo di medio termine -secondo la SIMA- dovrebbe essere quello di piantare 350mld di alberi nel mondo per ridurre del 10% la CO2”.
Un problema atavico quello del dissesto idrogeologico che costa all’Italia mediamente sette miliardi di euro all’anno. Per i danni conseguenti, lo Stato si fa carico di appena il 10%, in seguito alle dichiarazioni di stato di calamità, mentre il restante 90% non viene rimborsato.
Legambiente: 14 le aree più soggette ad eventi estremi. Secondo i dati elaborati dal rapporto dell’Osservatorio città clima 2021, nel decennio 2010-2021, sono 14 le aree dell’Italia dove si ripetono con frequenza eventi di questo genere e che per questo meriterebbero maggiore attenzione ed interventi dello Stato. “Ad intere città come Roma, Bari, Milano, Genova e Palermo, vanno aggiunti – si legge nel rapporto- territori colpiti da eventi estremi ripetutamente e negli stessi luoghi. Aree come la costa romagnola e nord delle Marche, con 42 casi, della Sicilia orientale e della costa agrigentina con 38 e 37 eventi estremi. In queste ultime due aree sono stati numerosi i record registrati nel corso del 2021: a Siracusa l’11 agosto, si è raggiunto il record europeo di 48,8 °C, nel catanese e siracusano in 48 ore si è registrata una quantità di pioggia pari ad un terzo di quella annuale. Inoltre, proprio questa parte dell’isola è stata teatro di devastazione a seguito del ciclone tropicale mediterraneo Apollo. Colpita anche l’area metropolitana di Napoli dove si sono verificati 31 eventi estremi, mentre, tra gli altri territori, ci sono il Ponente ligure e la provincia di Cuneo, con 28 casi in tutto, il Salento, con 18 eventi di cui 12 casi di danni da trombe d’aria, la costa nord Toscana (17 eventi), il nord della Sardegna (12) ed il sud dell’isola con 9 casi”.
Sempre secondo il rapporto, “dal 2010 al 2021 sono stati 1.118 gli eventi meteo estremi, di questi 133 si sono verificati nell’ultimo anno, ovvero un 17,2% in più rispetto al 2020. Le vittime sono state 261. Tra le città più colpite, Roma si aggiudica il primo posto. Nella capitale si sono verificati 56 eventi in un decennio: oltre la metà, ovvero 32, hanno riguardato allagamenti prodotti da piogge intense”.