Massacro a Rimini: 45enne muore per un pestaggio dopo giorni di coma
Follia a Rimini. E’ morto dopo 9 giorni di coma un 45enne che era stato picchiato a sangue in un albergo di Marina Centro. Il sostituto procuratore Paolo Gengarelli ha disposto un decreto di fermo per i presunti responsabili e la squadra mobile ha bloccato 3 dei 4 autori del pestaggio. Si tratta di due italiani di 35 e 53 anni e di un croato di 42. E’ invece ricercato all’estero un bosniaco 45enne.
Il movente del pestaggio mortale. In un primo momento gli inquirenti avevano parlato di un regolamento di conti nell’ambito della criminalità organizzata. Pare, invece, che al centro di tutto ci sia un debito non pagato.
I fatti. La sera del 3 novembre scorso in quattro si erano presentati nella stanza del 45enne: i due slavi lo colpirono con calci, pugni e un bastone di ferro, mentre i due italiani facevano da palo. Dopo il massacro, alla vittima fu rubato il portafoglio. Si trattò di un’aggressione brutale, che, stando alle testimonianze, durò per oltre 20 minuti. Fatali al 45enne sono stati i colpi alla testa e al torace.
Le persone finite in manette. Il croato e l’italiano 52enne sono stati fermati a Riccione nella sera di venerdì 12 novembre; il primo si trovava all’esterno di un locale, il secondo era all’interno di un albergo. Mentre, l’altro italiano è stato rintracciato all’interno di un bar di Rimini. A loro gli investigatori sono risaliti grazie ad alcuni testimoni e alle telecamere dell’hotel e della zona.
Il precedente su cui lavorano gli inquirenti. La vittima, infatti, originaria del Napoletano, nel 2019 era stata coinvolta in un’operazione dei carabinieri denominata “Hammer”, coordinata dalla Procura Antimafia di Bologna, e che portò all’arresto di 10 persone, per quella che fu definita una sorta di nuova camorra romagnola.