Medico indagato a Bologna per la morte della moglie e della suocera. Fatale un mix di farmaci
Giampaolo Amato è indagato anche per la morte della suocera. Il medico di Bologna, con un passato lavorativo anche nella Virtus Pallacanestro, è sotto indagine per la morte di Giulia Tateo, scomparsa 22 giorni prima della figlia, Isabella Linsalata, secondo l’accusa avvelenata con un mix di farmaci ad ottobre 2022. Inizialmente si era pensato ad un decesso naturale, ma dopo l’esame autoptico si è fatta strada l’ipotesi dell’avvelenamento.
In questa seconda ordinanza, spiega il gip Claudio Paris, “gli esiti medico-legali su questo secondo caso di possibile omicidio con somministrazione di farmaci sono da intendersi come preliminari e necessitanti di indagini di conferma. Le analisi sono risultate positive a Midazolam e al suo metabolita, ed è emerso anche il sospetto della presenza di sevoflurano nel prelievo di polmone”. Paris sottolinea come l’indagine sia andata avanti grazie alla sorella della vittima e a due sue amiche: “grazie alla lungimiranza, al senso di protezione (prima) ed all’ostinata ricerca della verità (poi) serbati in particolare da queste tre donne, che non l’hanno mai abbandonata, che si dispone oggi di accertamenti di tipo tecnico formatisi ben prima del suo decesso”. Isabella, evidentemente, nutriva già dei sospetti che la morte della madre non fosse naturale.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, nella bottiglia di vino, bevuta nel maggio 2019 e conservata e consegnata agli investigatori, sono state trovate tracce di Midazolam, la stessa sostanza poi rilevata dal medico legale nell’autopsia.Isabella aveva detto alla sorella che il vino che aveva bevuto a cena, nel 2019, era amarissimo. A quel punto la sorella aveva recuperato la bottiglia in questione, trovata, già lavata, nel bidone del vetro. Dopo aver saputo ha cercato quindi di far analizzare la bottiglia, non trovando però laboratori idonei. A marzo 2022 la bottiglia è stata sequestrata dagli inquirenti e analizzata, con esito positivo.