Medio Oriente, Netanyahu: “Sugli ostaggi, NO ad accordo con Hamas a qualsiasi prezzo”
Almeno due bambini sono stati uccisi in un attacco israeliano contro un asilo nella città di Rafah, nella parte meridionale di Gaza. Ci sarebbero anche decine di feriti. Questa sera Hamas e le altre fazioni palestinesi di Gaza rilasceranno una dichiarazione congiunta di risposta alla proposta di accordo sugli ostaggi. Il premier israeliano Netanyahu però chiarisce: “I nostri sforzi per liberarli procedono incessantemente ma non accetteremo ogni accordo, né ad ogni prezzo”.
“Voglio essere chiaro riguardo alla nostra politica – sottolinea Netanyahu – l’obiettivo essenziale è innanzitutto l’eliminazione di Hamas”. Il premier israeliano ha poi posto tre condizioni affinchè questo avvenga: la distruzione dei restanti battaglioni di Hamas, di cui 17 su 24 sono stati sconfitti; operazioni di rastrellamento, che l’esercito starebbe attuando con raid nel Nord e nel centro della Striscia e la neutralizzazione della rete di tunnel di Hamas.
Non è ancora arrivata alcuna conferma circa la consegna di farmaci agli ostaggi rapiti da Hamas, a quasi tre settimane dal loro invio. Lo rende noto il Times of Israel. Dopo un accordo mediato da Egitto e Qatar, con la partecipazione della Francia, Doha aveva annunciato il 16 gennaio che la consegna di medicine per gli ostaggi sarebbe iniziata il giorno successivo insieme alla fornitura di farmaci e aiuti umanitari per la popolazione civile di Gaza. La Croce Rossa internazionale, che non ha mai potuto vistare gli ostaggi, ha chiarito di non essere coinvolta nell’accordo e la sua realizzazione. Alcuni familiari degli ostaggi avevano chiesto di poter avere una prova visiva della consegna di farmaci ai loro cari.