Meningite, morta in ospedale a Bergamo una bimba milanese di sei anni
Una bambina di sei anni è morta ieri sera per meningite all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. La piccola, che viveva e frequentava la prima elementare a Rozzano (Milano) e si trovava in vacanza in Val Seriana, è stata portata con l’elisoccorso già intubata in ospedale. Per la bimba, andata in arresto cardiaco, non c’è stato nulla da fare nonostante il tentativo dei medici di rianimarla.
La piccola era in gravissime condizioni. L’azienda socio-sanitaria precisa che è “prematura ogni ipotesi sul tipo di meningite che le ha tolto la vita”. Per la diagnosi occorrerà aspettare l’esame dei campioni prelevati durante il riscontro diagnostico destinati per la tipizzazione al Centro di riferimento regionale del Policlinico di Milano.
Dall’istituto, nel frattempo, nessuna comunicazione o allerta. Anzi, prima dell’arrivo in massa dei genitori le lezioni non erano state sospese. Per precauzione però è subito scattata la profilassi per gli operatori di Areu e del Papa Giovanni entrati in contatto con la bambina.
Dopo aver appreso la notizia, diversi genitori degli altri bambini della scuola frequentata dalla piccola, la primaria di via Garofani a Rozzano, sono tornati per riportare a casa i figli. Altri hanno chiesto informazioni agli insegnanti e al dirigente scolastico per capire come comportarsi. A scuola è arrivato anche il sindaco Barbara Agogliati, che ai genitori ha dato le comunicazioni degli esperti, mentre addetti dell’Azienda di tutela della salute stanno provvedendo ai controlli e all’assistenza necessaria ai bambini e alle loro famiglie.
“Era vaccinata. Contro la meningite, contro tutto. Ma non è servito e ora sono qua a piangere”. Non si dà pace il padre della bambina. “Aveva tutta la vita davanti”, continua a ripetere disperato mentre a stento riesce a trattenere la rabbia per una perdita inaspettata.
Su dove la piccola vittima possa aver contratto l’infezione non è ancora stata fatta chiarezza. “La bambina mancava già da una settimana e oggi avrebbe dovuto far ritorno suo banchi”, racconta un papà il cui figlio era amico della vittima. Secondo le parole del padre, visibilmente scosso, ci sarebbe il rischio che la bambina si possa essere ammalata anche a Bergamo, dove era stata per qualche giorno in vacanza dai nonni.