Migranti a Lampedusa, continua l’emergenza. Salvini attacca: denuncio l’Esecutivo
E’ di nuovo emergenza a Lampedusa dove continuano gli sbarchi. Con gli ultimi cinque, avvenuti dopo la mezzanotte, sale a 1.400 il numero dei migranti presenti sull’isola. E se il Viminale fatica a smistare e a trovare una sistemazione ai profughi arrivati, sia per la quarantena che per l’accoglienza successiva all’isolamento, i presidenti di regione e i sindaci chiudono le porte e rifiutano l’accoglienza.
Attacca l’esecutivo sul fronte migranti Matteo Salvini, che avverte: “Stiamo pensando come Lega di denunciare l’attuale governo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ringrazio il sindaco di Trapani e altri sindaci d’Italia che difendono i loro cittadini”.
Il riferimento del leader della Lega è al divieto di sbarco alla nave Aurelia, destinata alla quarantena e con 273 migranti a bordo, imposto dal sindaco della città siciliana.
Gli arrivi continui negli ultimi giorni hanno creato una situazione sempre più ingestibile. Solo nell’ultima notte si sono susseguiti sbarchi da un minimo di sei tunisini a un massimo di 72 migranti tra cui libici e subsahariani.
Le imbarcazioni sono state per la maggior parte soccorse dalle motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza. Un barchino con 10 persone a bordo è anche riuscito ad arrivare fino al molo Madonnina, mentre altri 72 migranti sono stati rintracciati dai carabinieri dopo l’approdo a Cala Francese.