Migranti, convocato Cdm per giovedì. Mattarella: “Il cordoglio si traduca in scelte concrete”
Dopo il naufragio dei migranti, il Consiglio dei ministri è stato convocato a Cutro per giovedì 9 marzo. La Procura di Roma ha aperto, come atto dovuto, un fascicolo di indagine sul naufragio di Cutro dopo un esposto presentato dai parlamentari Ilaria Cucchi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Il procedimento è stato rubricato a modello 45, ossia senza indagati e ipotesi di reato. Nell’esposto si chiedeva ai pm capitolini di valutare le responsabilità ministeriale in relazione alla macchina dei soccorsi.
Oggi il Presidente Mattarella dall’Università della Basilicata ha dichiarato: “Di fronte al naufragio davanti alle coste calabresi il cordoglio si traduca in scelte concrete, operative, da parte di tutti, Italia e Ue. Una tragedia che ha commosso il nostro Paese”. Il capo dello Stato ha ricordato poi i profughi afghani accolti due anni fa, dopo la presa del potere dei Talebani e aggiunge: “I profughi afgani ci hanno fatto tornare in mente quanto il nostro Paese ha fatto due anni fa, con la presa del potere dei talebani, per portare in Italia tutti i cittadini che hanno collaborato. Nessuno è stato lasciato, tutti sono stati accolti in Italia. Ci tornano in mente le scene dei cittadini che all’aeroporto imploravano un passaggio e ci fanno comprendere perché intere famiglie cercano di lasciare la loro terra per cercare un futuro altrove”.
Il capo dello Stato ha ribadito che bisogna fare presto: “Fare presto è un elemento essenziale in qualunque dimensione nel nostro Paese. Oggi è un elemento essenziale di richiamo perché i ritmi della vita cambiano velocemente, sempre più velocemente, e le risposte devono essere tempestive altrimenti giungono in ritardo inutilmente”.
Sul tema migranti è intervenuto anche il cardinal Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente Cei, secondo cui “l’accoglienza è l’unico messaggio possibile e chi non ha casa, va accolto“. Nel corso del vertice dei Paesi Med5 a Malta il vicepresidente Antonio Tajani ha sottolineato come l’Italia abbia bisogno dell’aiuto dell’Europa e non possa fare tutto da sola. Parlando anche con gli omologhi di Cipro, Grecia, Malta e Spagna è emersa piena unità d’intenti sulla necessità di contrastare l’immigrazione illegale potenziare ii rimpatri.
Intanto i parenti delle vittime del naufragio di Cutro (Crotone) potrebbero dar vita a una class action. Stando a quanto emerso, alcuni di loro si sarebbero infatti già rivolti a dei legali. L’assistenza di un avvocato è necessaria anche per poter contribuire all’inchiesta in corso. Il dito è puntato principalmente sul capitolo soccorsi: si cercherà infatti di appurare se siano stati tempestivi o se vi siano state delle responsabilità che hanno portato alla morte delle 71 persone a bordo.