Migranti, le navi Alan Kurdi e Alex dirette verso Lampedusa
La questione migranti nel Mediterraneo sembra avere un denominatore comune: l’approdo nel porto di Lampedusa. Sia il veliero Alex che la nave Alan Kurdi, rispettivamente appartenenti alle ong Mediterranea Saving Humans e Sea-Eye, stanno facendo rotta verso l’isola per cercare di far sbarcare, in totale, circa un centinaio di persone che sono state salvate nel Mare Nostrum, come lo chiamavano gli antichi romani.
Alla Alan Kurdi la Guardia di Finanza ha imposto il divieto di di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali italiane, ma la ong non si è fatta intimidire. “La legge del mare dovrebbe essere applicata sempre, anche se un rappresentante del governo si rifiuta di seguirla” ha twittato l’organizzazione tedesca, che sta cercando un porto sicuro, individuato in Lampedusa, dove far sbarcare i 65 migranti a bordo.
Più complicata la situazione della Alex. A bordo “la situazione igenico-sanitaria è intollerabile” e a fronte di tale emergenza la ong Mediterranea Saving humans “ha dichiarato lo stato di necessità e si sta dirigendo verso il porto di Lampedusa, unico possibile porto sicuro di sbarco”. Era stata paventata anche l’ipotesi di poter far rotta verso Malta, ma sempre secondo l’ong è del tutto evidente che partire per il porto de La Valletta nelle attuali condizioni significherebbe mettere a rischio la sicurezza e l’incolumità delle persone a bordo della Alex.
Uno spiraglio sembra arrivare dalla Germania, che sarebbe pronta ad accogliere alcuni dei migranti che si trovano a bordo delle due navi al largo di Lampedusa. Lo ha detto il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer. “Sia nel caso della ‘Alan Kurdi’ che nel caso di ‘Alex’ siamo pronti, nell’ambito di una soluzione solidale europea, a prendere alcune delle persone salvate”. Attesi sviluppi nelle prossime ore.
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