Migranti: non si arrestano gli sbarchi. Polemiche sugli hotspot temporanei

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Oltre 1500 migranti sbarcano nel porto di Bari e a Corigliano Calabro. In Puglia in 640 sono giunti a bordo della nave HMS ECHO della Marina britannica. In Calabria quelli a bordo della nave militare tedesca Rhein sono tutti subsahariani: 595 uomini, 121 donne, delle quali 14 incinte e 203 minori.
 
Intanto non si placano le polemiche sugli hotspot temporanei per tamponare l’emergenza e scoppia la protesta a Castel Umberto in provincia di Messina dove un gruppo di una cinquantina di migranti è stato inviato dal prefetto della città siciliana in un ex hotel. La decisione ha scatenato le proteste di parte degli abitanti che hanno bloccato le vie d’accesso. Il sindaco Vincenzo Lionetto Civa ha bloccato l’allaccio dell’energia con un gruppo elettrogeno e quindi nella struttura non vi è energia elettrica.
Secondo quanto rivela il Times, che cita il vice ministro degli Esteri, Mario Giro, e Luigi Manconi, presidente della Commissione per i diritti umani, l’Italia sta pensando di rilasciare 200mila visti temporanei per consentire ai migranti che approdano sulle sue coste di circolare in Europa. Un piano che, secondo il quotidiano, è come “l’opzione nucleare” di Roma per risolvere la crisi dei rifugiati e di fronte al rifiuto di cooperare degli altri Stati Ue. Dal Pd sostengono, infatti, che l’Italia potrebbe avvalersi della direttiva europea 2001/55, che era stata scritta dopo la guerra dei Balcani per permettere a un gran numero di profughi di entrare in Europa. Il Times descrive inoltre il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, come “furioso” per il rifiuto dei partner europei di accogliere altri migranti.