Migranti: nuovi sbarchi in Sicilia e Sardegna. Nel weekend arrivati in oltre 700
Ondata di sbarchi tra Sicilia e Sardegna.
Nell’isola siciliana di Lampedusa sono sbarcati oltre 700 migranti, per la maggior parte provenienti dalla Tunisia. Tutti sono stati portati all’hotspot contrada Imbriacola. Oggi è atteso l’arrivo della nave quarantena Azzurra, mentre è già presente la Snav Adriatica. I migranti verranno imbarcati dopo l’esito dei tamponi.
I primi sbarchi sull’isola sabato: 433 migranti a bordo di almeno 15 barchini. Fra loro, anche donne e minori. Una delle imbarcazioni è riuscita ad arrivare direttamente sulla terraferma, esattamente a molo Madonnina. A bloccare i tunisini subito dopo lo sbarco sono stati i carabinieri. Altri undici barchini per un totale di 219 sono arrivati poi da mezzanotte fino all’alba. A intercettare i natanti, le motovedette della Capitaneria di porto e della guardia di finanza. I carabinieri hanno invece intercettato e fermato i migranti di due sbarchi con 11 e 13 persone avvenuti direttamente al molo commerciale.
Da sabato sera proseguono gli arrivi anche nel Sud della Sardegna. Difficile al momento quantificare il numero esatto dei migranti arrivati nelle ultime ore. Undici stranieri sono sbarcati nel corso della notte sulla spiaggia di Is Prunis a Sant’Antioco. Altri cinque algerini, sono stati rintracciati dai carabinieri all’interno del poligono di Teulada. Altri quattro, poco dopo le 23, sono arrivati autonomamente al porticciolo di Cala Verde nel territorio di Pula. Domenica mattina altri 11 algerini sono stati intercettati sulla spiaggia di Campionna a Teulada, mentre un altro barchino è stato avvistato a 16 miglia da Sant’Antioco.
Il ministro dell’Interno Lamorgese rassicura sul rischio Covid: “Non sono i migranti a portare il coronavirus, i numeri non sono preoccupanti in relazione ai dati sul territorio italiano. Abbiamo inviato militari in Sicilia non per il Covid, ma perché gli arrivi erano tanti e la Sicilia sopportava un peso notevolissimo – ha spiegato -. Dai dati provenienti dalle strutture di prima accoglienza sappiamo che delle 56mila persone presenti solo il 2,7% è positivo”.