Migranti, sbarcano a Lampedusa oltre 100 persone
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E’ arrivata in porto a Lampedusa l’imbarcazione con 108 migranti che era stata avvistata in mattinata non lontana dalla costa. Sull’isola è scattato il sistema di accoglienza e le persone saranno portate nell’hotspot dell’isola, a contrada Imbricola.
Stefano Paoloni, segretario generale del Sindacato autonomo di polizia dichiara: “Nelle prime settimane di questo mese, 570 persone sono sbarcate a Lampedusa e il sistema sicurezza è già in tilt.
Il personale non è sufficiente per gestire la situazione. Attualmente sull’isola abbiamo 4 squadre da 10 uomini, tra polizia, carabinieri e Guardia di finanza, impiegate in turni in quarta. In realtà, le squadre dovrebbero essere cinque. Spesso – spiega Paoloni – una delle squadre è impiegata per gli accompagnamenti, lasciando inevitabilmente scoperto uno dei quadranti nel turno di 24 ore.
Questo costringe le restanti tre squadre a effettuare doppi turni, talvolta anche in maniera consecutiva, iniziando il turno regolare alle 19.00 per poi giungere, tra viaggio e altro, a casa esausti, alle 21 del giorno seguente. E’ inammissibile lavorare in queste condizioni, con poco personale, due squadre in meno e con turni massacranti”.
L’Ocse nella scheda consacrata all’Italia del Migration Outlook intanto rende noto che le richieste di asilo in Italia sono dimezzate nel 2018, calate quindi del 57,8%.
“La maggioranza dei richiedenti asilo – precisa l’Ocse – vengono da Pakistan (7.400), Nigeria (5.100) e Bangladesh (4.200)”. Il più forte innalzamento dal 2017 “riguarda i cittadini del Salvador (+900) e il calo più pronunciato i cittadini della Nigeria (-19 400). Sulle 95.000 decisioni del 2018, 32.2 % sono state positive”.
“La maggioranza dei richiedenti asilo – precisa l’Ocse – vengono da Pakistan (7.400), Nigeria (5.100) e Bangladesh (4.200)”. Il più forte innalzamento dal 2017 “riguarda i cittadini del Salvador (+900) e il calo più pronunciato i cittadini della Nigeria (-19 400). Sulle 95.000 decisioni del 2018, 32.2 % sono state positive”.
La Ocean Viking, nave di Sos Mediterranee e Medici sena frontiere, che ieri ha soccorso in due interventi 109 migranti, ha chiesto un ‘place of safety’, un porto sicuro dove sbarcare. Hanno risposto le autorità libiche che hanno assegnato il porto di Homs. Ma la Libia, spiegano le ong, come costantemente stabilito dall’Unhcr, non è un porto sicuro. La Ocean Viking chiede quindi un’alternativa.
Intanto un altro naufragio è avvenuto oggi in acque tunisine al largo dell’isola di Djerba con 10 migranti. Lo ha reso noto il portavoce della Guardia nazionale Houssemeddine Jebabli, precisando che sei persone sono state tratte in salvo, mentre unità della marina sono alle ricerca delle altre 4 disperse. Proseguono per il secondo giorno consecutivo, le ricerche di eventuali dispersi del naufragio di un peschereccio avvenuto ieri al largo di Sfax, ha detto ancora Jebabli. Il peschereccio trasportava almeno 16 migranti tutti tunisini quando è colato a picco per aver urtato una boa galleggiante. 9 le persone tratte in salvo, due i corpi recuperati finora.