Migranti sgomberati a Roma, scontri con la polizia
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Dopo momenti di tensione è terminato lo sgombero di 100 richiedenti asilo a piazza Indipendenza nel centro di Roma. Tutte le persone presenti sui giardini, riferisce la Questura di Roma, sono state allontanate, mentre gli occupanti dello stabile, sono state trasferite presso l’Ufficio Immigrazione, dove la Sala operativa sociale del Comune di Roma si sta occupando della loro assistenza.
Come sottolineato dalla Questura di Roma “l’intervento si è reso urgente e necessario dopo il rifiuto di mercoledì di accettare una sistemazione alloggiativa offerta dal Comune di Roma (posti letto in zona Torre Maura e Boccea), ma soprattutto per le informazioni di alto rischio pervenute, inerenti il possesso da parte degli occupanti di bombole di gas e bottiglie incendiarie. Le forze dell’ordine sono state aggredite con lancio di sassi e bottiglie e l’intervento con gli idranti ha impedito che venissero accesi fuochi e liquidi infiammabili”. Al vaglio la posizione di quattro stranieri.
C’erano molte donne tra i migranti, e queste si sono inginocchiate per terra con le braccia alzate. Una di loro è caduta, colpita dal getto dell’acqua.
Il racconto di una donna: “Manganelli e sveglia con gli idranti” – Una delle donne sgomberate racconta: “Siamo stati svegliati con l’acqua degli idranti. Hanno preso alcune di noi per i capelli colpendole anche con i manganelli. E’ assurdo: siamo rifugiati politici, abbiamo i documenti in regola”. Un’altra aggiunge che una sua compagna “è stata colpita con un manganello e sta andando in ospedale. Anch’io ho dei segni sul fianco. Non è giusto. Abbiamo dormito per strada per cinque notti. Vogliamo solo una casa. Questo è uno stato accogliente? No, è un Paese fascista”.
Condanna da parte di Amnesty International Italia e Unicef per la "reazione sproporzionata da parte della polizia": i bambini erano terrorizzati.
"Solidarietà alle forze dell'ordine" arriva invece dal responsabile Sicurezza della Lega, Iwobi.