Onda arcobaleno al Milano Pride. Schlein: “Sui diritti rischiamo una regressione”
A Milano è il giorno del Pride. Un’onda arcobaleno colora le strade della città meneghina da piazza della Repubblica fino all’arco della Pace, dove è stato allestito un palco per il grande evento finale con tanti ospiti e musica dal vivo. In tutto ci sono circa un trentina di carri, di aziende che sostengono il Pride ma anche di partiti politici come il Pd, il Movimento 5 stelle, +Europa, Sinistra italiana. C’è poi la Cgil.
“Se per caso cadesse il governo io mi sposto un po’ più in là” è lo slogan che campeggia sul carro dei democratici. “Prejudice” la frase che incornicia la premier Giorgia Meloni ritratta in un altro carro come una delle protagoniste della serie Tv The Handmaid’s Tale. “Più limoni, meno Meloni”, “Italia, svegliati!” si legge su altri striscioni.
“Siamo in pericolo di regressione sui diritti, non solo in Italia con questo governo, ma anche in Europa” ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein arrivando al corteo. “Vedere piazze così partecipate dall’onda Pride è un motivo di speranza, di orgoglio, di continuare ad andare avanti” ha aggiunto ricordando che “il Pd sarà in tutti i luoghi dove si difendono i diritti e si chiede una legge contro l’odio”.
In testa al corteo le Famiglie Arcobaleno con un “trenino” carico di bambini, figli di coppie omogenitoriali, che rilanciano la loro battaglia per il riconoscimento dei figli, dopo la sentenza di venerdì del tribunale di Milano che ha cancellato la trascrizione del figlio di una coppia di papà. “L’amore non si annulla in Tribunale” si legge su uno striscione affisso dalle Famiglie arcobaleno sul proprio carro.