Morte di Lucia Raso, indagato per omicidio volontario il fidanzato della ragazza
Potrebbero essere vicine ad una svolta le indagini sulla morte di Lucia Raso, precipitata dalla finestra dell’appartamento del suo ragazzo, Christian Treo, a Landshut in Germania. La Procura di Verona ha iscritto sul registro degli indagati proprio il 37enne, che si è sempre dichiarato innocente ed ha sempre raccontato di aver visto la fidanzata cadere da sola dalla finestra. Per lui l’accusa è quella di omicidio volontario.
Il racconto di Treo, per la famiglia di Lucia, è sempre stato lacunoso: aveva parlato di quella sera come di un gesto volontario, di Lucia ubriaca e di essere assente al momento della caduta. Treo ha raccontato infatti di essere uscito a parlare con alcuni amici sul pianerottolo di casa, ed al rientro aveva trovato la ragazza carponi sul davanzale prima di lanciarsi nel vuoto. Lo stato alcolico di Lucia era però stato smentito dalle analisi tossicologiche dell’autopsia, che non avevano riscontrato, nel sangue, tassi alcolici elevati.
Il silenzio del pizzaiolo non ha convinto la famiglia Raso. Treo non avrebbe avvertito i familiari di Lucia dell’accaduto, e la tragica notizia li aveva raggiunti 20 ore dopo la morte della 36enne e solo da una telefonata della Polizia Municipale di Verona. Treo aveva cercato una giustificazione nel sequestro del cellulare da parte della polizia tedesca, potendo avvertire solo i propri genitori poichè era l’unico numero telefonico che ricordava a memoria. Versione dei fatti che però non hanno convinto il magistrato di Verona: a carico di Treo sarebbero emerse indizi importanti, che però sono stati secretati. Il pm, per continuare le indagini, attende comunque l’esito di altre analisi.