Morte Giada Zanola: la ragazza fu sedata prima di essere gettata dal cavalcavia
Crollerebbe quindi quanto detto dal camionista 38enne, e cioè che li usava lui per poter dormire. L’uomo rimane in custodia cautelare in carcere a Padova.
I primi esiti dell’autopsia indicherebbero che Giada era, comunque, ancora viva, quando è stata gettata giù per un salto di 15 metri. Dall’autopsia, è stato escluso lo strangolamento, né appaiono ferite causate da armi da taglio, mentre sono stati rinvenuti alcuni lividi che confermano la lite tra la donna e il suo compagno di circa due giorni prima della morte della bresciana.
Le indagini e le ricerche non si fermano. Nelle scorse settimane la scientifica ha perquisito la casa, dove i due vivevano col loro figlio di tre anni e ha sequestrato materiale informatico. Sparito, però, il cellulare della donna. Un perito informatico è stato incaricato intanto di analizzare quello del camionista e il suo Pc.