Nadia Toffa torna alle Iene e dichiara: “Ho avuto il cancro”
Le Iene Nicola Savino e Matteo Viviani, al fianco di Nadia Toffa al momento della confessione non erano al corrente della notizia e sono rimasti impietriti e le hanno fatto subito sentire tutto il loro affetto e vicinanza.
Nadia, con una voce rotta dall’emozione, ha parlato di quei momenti ed ha continuato dicendo: Non lo sapeva nessuno. Ho pensato tanto a questo momento… Fra di noi c’è sempre stata sincerità”, dice la Iena, rivolgendosi al pubblico, “e quindi voglio condividere con voi quanto successo”. Nicola Savino le chiede se il malore fosse legato al tumore. Nadia Toffa risponde: “La fortuna è stata proprio che dopo lo svenimento ho fatto un accertamento, un check-up completo“.
Subito dopo Nadia però rassicura tutti e anzi, invita tutti ad avere coraggio e non vergogna: “Ora sto benissimo. E rispetto a quello che mi è successo penso non ci sia assolutamente niente di cui vergognarsi, anzi. Ho solo perso qualche chilo, non mi vergogno neanche del fatto che sto indossando una parrucca, questi non sono i miei capelli. Non vi nascondo che ci sono stati momenti difficili. Quando vedi le prime ciocche di capelli che ti rimangono in mano è un momento molto forte. Mi è venuta in mente Gabriella, la bambina di Taranto che mi aveva raccontato di quanto avesse sofferto quando le erano caduti i capelli dopo che si era ammalata”.
“Gabriella, ti ringrazio, perché ti ho pensato: se ce la fa uno scricciolo come te, allora ce la posso fare anch’io!” Poi la iena aggiunge: “Mi sento orgogliosa anche di sapere cosa hanno provato le persone che ho intervistato per anni che combattevano contro il cancro, dalla Terra dei fuochi all’Ilva di Taranto”.
Infine si rivolge alle persone che la incontrano per strada: “Spesso per rispetto si tende ad avere una certa delicatezza con la persona che ha avuto un cancro. Invece vi chiedo normalità: continuate a prendermi in giro, a fare tutto come se non fosse successo niente, perché senza volerlo potreste farmi del male. Anche a voi che mi incontrate per strada: trattatemi come sempre, anche criticandomi se lo ritenete”.
Infine un appello: “Non trattateci da malati, noi malati di cancro siamo dei guerrieri, dei fighi pazzeschi!”. E conclude lanciando un monito contro le false cure e i millantatori di guarigioni alternative: “Le uniche cure contro il cancro sono la chemio e la radio. Poi ci sono altre cose che contano: il buonumore, lo stile di vita… Ma non c’è altro che possa curarti che non siano la chemio e la radio”.