Nascite in calo in Italia, sono 19mila in meno rispetto al 2018. L’allarme lanciato dall’Istat
Continua a ritmi sostenuti il calo di nascite in Italia, tanto che secondo l’Istat nel 2019 il Bilancio demografico nazionale evidenzia il minimo storico dall’Unità, con una diminuzione del 4,5% rispetto al 2018, pari a circa 19mila bambini nati in meno, con un totale di 420.170 nascite. Inoltre aumenta del 16,1% il numero di cittadini cancellati dalle liste anagrafiche per emigrazione all’estero, pari a 182.154 persone.
Il fattore principale che ha contribuito al calo delle nascite è la progressiva riduzione della popolazione italiana in età feconda, costituita da generazioni sempre meno numerose alla nascita e non più incrementate dall’ingresso di consistenti contingenti di giovani immigrati.
Negli ultimi anni si assiste anche a una progressiva diminuzione del numero di stranieri nati in Italia, così che il contributo all’incremento delle nascite fornito dalle donne straniere, registrato a partire dal Duemila, sta di anno in anno riducendosi. Nel 2019 il numero di stranieri nati in Italia è pari a 62.944, il 15% del totale dei nati.
Al 31 dicembre dello scorso anno si contano in Italia 194 differenti cittadinanze. In cima alla classifica delle cittadinanze più presenti c’è quella romena, seguita da Albania, Marocco, Cina ed Ucraina. Insieme, fanno circa il 50% del totale degli stranieri residenti.
Dal 2015, complessivamente i “nuovi cittadini italiani” sono stati oltre 766mila, valore di poco inferiore alla perdita di popolazione di cittadinanza italiana negli stessi anni. Senza questo apporto, il calo degli italiani sarebbe stato intorno a 1 milione e 600mila unità. I nuovi cittadini italiani sono prevalentemente donne, più della metà, e risiedono per il 65,4% nel Nord.