Naufragio del Bayesian, recuperato l’ultimo corpo: è della 18enne Hannah Lynch

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È stato ritrovato grazie al serrato lavoro dei soccorritori, il corpo senza vita dell’ultima persona che mancava all’appello dopo il naufragio del veliero Bayesian, inabissatosi nel mare di Porticello a Palermo, all’alba di lunedì 19 agosto. Si tratta di Hannah Lynch, la figlia diciottenne del magnate inglese Mike e proprietario del maxi yacht. Gli speleo sub dei vigili del fuoco hanno prima individuato e poi recuperato il corpo, riportandolo in superficie.

Il bilancio finale del naufragio è di 15 superstiti e sette vittime. Ieri era stato ritrovato il corpo del padre di Hannah, Mike Lynch, rimasto anch’esso intrappolato dentro lo scafo della barca a vela. Dal racconto dei superstiti emergono nuovi dettagli secondo cui si sono salvati gettandosi in mare, mentre gli altri sette non sono riusciti ad uscire dallo scafo. A parte il corpo del cuoco Recaldo Thomas, trovato fuori dall’imbarcazione, gli altri sei cadaveri erano fuori dalle cabine, in una zona della nave che si è allagata per ultima poco prima che lo scafo affondasse completamente, segno per gli esperti, che le vittime hanno cercato fino all’ultimo istante una via di fuga.

Mercoledì altri 4 recuperi. I sub avevano riportato in superficie anche i corpi di Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International, della moglie Anne Elizabeth, del legale Chris Morvillo e della consorte Nada. Lo chef di bordo, Recaldo Thomas, era stato il primo ad essere ritrovato, lunedì poco dopo il naufragio.

La barca britannica affondata al largo di Palermo

Le indagini proseguono. In attesa delle operazione di recupero dello scafo, (che tra l’altro sembrerebbe integro), per esaminare l’imbarcazione e la scatola nera dalle quali si attendono elementi decisivi, investigatori e inquirenti stanno cercando di capire le cause della tragedia e si fa sempre più largo una catena di errori umani. Sotto la lente d’ingrandimento sono infatti finite le azioni e le decisioni del comandante del Bayesian, il 51enne neozelandese James Cutfield e del primo ufficiale Matthew Griffith, 22 anni francese. Anche l’armatore è finito nel mirino degli inquirenti e l’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto per consentire la nomina dei consulenti di parte che partecipano agli accertamenti.

Intanto sui media britannici non si fermano le speculazioni sulla vicenda. Nelle ultime ore è infatti trapelata l’indiscrezione secondo cui Lynch aveva pensato di vendere il maxi yacht per 30 milioni di sterline, ma aveva cambiato idea poco dopo la sua assoluzione nel caso di frode negli Stati Uniti. Quindi aveva bloccato la vendita a luglio, decidendo che avrebbe trascorso l’estate a bordo e rimandando eventualmente la vendita all’autunno. Gli ospiti che si trovavano a bordo del Bayesian, erano stati invitati da Lynch proprio per festeggiare la vittoria in tribunale, nella vicenda della vendita della società informatica Autonomy ad Hewlett-Packard.

La morte di Stephen Chamberlain alimenta il giallo. Nelle stesse ore del naufragio in un incidente stradale in Inghilterra è morto Stephen Chamberlain, il socio di Lynch. Insieme avevano fondato due società: Autonomy e Darktrace. Quest’ultima in particolare è leader nei sistemi di profilazione con l’intelligenza artificiale e si vocifera che avrebbe venduto alcuni servizi agli agenti israeliani che hanno preparato l’offensiva contro Hamas.