Naufragio migranti, Mattarella e Schlein a Crotone. Procura indaga sui soccorsi
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è trattenuto in raccoglimento davanti alle bare radunate nella camera ardente allestita a Crotone dopo la strage di migranti nelle acque di Cutro in cui hanno perso la vita almeno 67 persone. Il Capo dello Stato ha inoltre visitato i sopravvissuti del naufragio, ricoverati in ospedale, ha assicurato pieno sostegno ai profughi e ha poi detto che gli afghani sono richiedenti asilo e quindi una priorità. Sono stati molti gli applausi a Mattarella da parte dei cittadini che chiedono giustizia e verità. I parenti dei defunti chiedono anche un aiuto per il recupero dei dispersi e per il rimpatrio delle salme.
Dopo la visita a Crotone del presidente della Repubblica Mattarella anche la neo segretaria del Pd, Schlein, si è recata alla camera ardente aperta al Palasport dove si trovano le bare dei migranti morti nel naufragio. Silenzio davanti ai feretri: la Schlein non ha infatti voluto rilasciare alcuna dichiarazione ma incontrando una giovane donna afghana, che ha perso due figli ed ha ancora i segni delle lesioni riportate nel naufragio, ha espresso parole di conforto.
Intanto la Procura di Crotone ha aperto un fascicolo, al momento senza ipotesi di reato né nomi, per accertare se nel naufragio a Steccato di Cutro ci siano state omissioni di soccorso. Si tratta di un secondo fascicolo, slegato da quello già aperto sul naufragio. I pm – si apprende da fonti giudiziarie – hanno chiesto a Guardia costiera e di Finanza gli atti relativi alla loro attività nelle ore antecedenti il naufragio. Delegati a indagare sono i Carabinieri.