Naufragio veliero Bayesian, indagato il comandante Cutfield

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È indagato per naufragio e omicidio plurimo colposi James Cutfield, comandante del Bayesian il veliero affondato il 19 agosto scorso a Porticello, nel palermitano. Fra i destinatari degli avvisi di garanzia oltre a Cutfield, probabilmente ci sarà anche il suo vice e l’uomo che era in plancia quando si è scatenato il temporale, cui sarebbe toccato dare l’allarme ai passeggeri.

Il bilancio finale è di 15 sopravvissuti e 7 morti. Venerdì è stata riportata in superficie l’ultima dispersa: si tratta della 18enne Hannah Lynch, figlia del tycoon Mike Lynch anche lui deceduto. Il magnate è il marito di Angela Barcares, ufficialmente proprietaria del Bayesian, che si è salvata. La donna e gli altri cinque passeggeri superstiti sono tornati a Londra, mentre rimangono in Sicilia i nove membri dell’equipaggio.

Ora i riflettori sono puntati sull’inchiesta della procura di Termini Imerese che ha deciso per l’iscrizione nel registro di Cutfield dopo averlo interrogato ieri per la seconda volta: tra i nodi principali da sciogliere, spiega il procuratore capo di Termini Imerese al Corriere della Sera, c’è la questione dei portelloni laterali, forse rimasti aperti. Infatti il veliero era considerato inaffondabile se fosse stato chiuso tutto. Ci si chiede che cosa fosse rimasto aperto. Quale portellone ha fatto sì che questo yacht a vela di 56 metri, fra i più grandi al mondo, si sia inabissato di poppa.

Secondo gli esperti anche in presenza di condizioni meteo estreme, il Bayesian non sarebbe dovuto affondare. Il cerchio degli inquirenti si stringe quindi sulla possibile catena di errori umani che, insieme alla tromba d’aria – cosiddetto downburst – avrebbe fatto colare a picco il veliero. Le autopsie sui corpi delle vittime dovrebbero cominciare in settimana.