Naufragio veliero Bayesian: riprese le ricerche dei dispersi. I sub: “Una piccola Concordia”

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La barca britannica affondata al largo di Palermo

Sono ricominciate in mattinata le ricerche dei sei dispersi – tre uomini e tre donne – del naufragio del veliero Bayesian, affondato all’alba di lunedì 19 agosto a Porticello, in provincia di Palermo. Le squadre di speleo-sommozzatori dei vigili del fuoco –  arrivate da Roma, Sassari e Cagliari – hanno ripreso le ispezioni del relitto britannico che si trova adagiato a una profondità di 49 metri. “E’ una piccola Concordia” raccontano i sommozzatori che stanno raggiungendo a turno lo scafo, due alla volta per 12 minuti a squadra, per poi risalire.

“Il nostro obiettivo primario è riuscire a penetrare nella imbarcazione, ma non sarà semplice vista la profondità” fa sapere l’ispettore del Nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Palermo Marco Tilotta specificando: “Il veliero è adagiato sul fondo su un fianco, appare integro e senza squarci”.

Nella tarda serata di ieri gli speleosub hanno completato la prima immersione e sono riusciti ad accedere al ponte di comando dello yacht affondato ma, come spiegano dai Vigili del fuoco, non sono riusciti ad andare oltre per la presenza di suppellettili che ostacolano il passaggio. I corpi dei dispersi potrebbero essere rimasti incastrati nello scafo.

All’appello mancano Jonathan Bloomer, il presidente della Morgan Stanley International, sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer, l’imprenditore britannico Mike Lynch e la figlia Hanna, il legale di Lynch, Chris Morvillo e la moglie Nada Morvillo. Altre 15 persone, tra passeggeri e componenti dell’equipaggio, sono state tratte in salvo subito dopo il naufragio. Una la vittima accertata, di cui è stato rinvenuto il corpo: Ricardo Thomas, lo chef di bordo.