Nave Diciotti ancora in balia delle onde con 177 migranti a bordo. Nuovo braccio di ferro Italia-Malta
Nave Diciotti ancora in balia delle onde senza un porto in cui attraccare e la tensione risale dopo la presa di posizione del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che sposa la linea del vicepremier Matteo Salvini che ha chiesto a Malta e all’Europa, di farsi carico dei 177 migranti a bordo della nave,in rada davanti all’isola di Lampedusa.
La “Diciotti – scrive Toninelli su Facebook, abbozzando una difesa d’ufficio della nave della Guardia costiera italiana finita nel mirino per il suo contestato intervento in zona Sar maltese – dimostra che l’Italia non si tira mai indietro quando si tratta di salvare vite umane. Il comportamento di Malta è ancora una volta inqualificabile e meritevole di sanzioni. L’Ue si faccia avanti e apra i propri porti alla solidarietà, altrimenti non ha motivo di esistere”.
Il Governo de La Valletta però contrattacca, accusando la nostra Guardia costiera di un’interferenza illegittima e di un soccorso immotivato visto che, a detta dei maltesi, quel barcone non era in difficoltà e non voleva essere soccorso.
Proprio ieri, annunciando di aver recuperato i 61 migranti che viaggiavano a bordo di un altro gommone, la cui foto dall’alto era stata diffusa polemicamente da Salvini, il governo maltese aveva rivendicato di “fare la propria parte” e invitato l’Italia a fare la sua consentendo l’approdo della Diciotti in un porto italiano.
Dunque in attesa che l’Europa risponda alla richiesta italiana, per nave Diciotti si ripropone un’impasse paradossale, del tutto simile a quello di luglio, quando a sbloccare la situazione fu l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Fonti governative hanno fatto filtrare la notizia che il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, avrebbe iniziato ad attivarsi per chiedere un aiuto agli altri paesi europei.