Nuovo codice della strada, Vasco Rossi attacca Salvini: “arrestati per una canna”

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Il nuovo codice della strada scatena l’ira di Vasco Rossi. Il cantante ne ha cantate 4 e anche di più, al vicepremier Matteo Salvini tra i principali fautori della riforma. “Il ministro Matteo Salvini ha fatto in modo per il vostro bene che, se avete fumato una canna anche una settimana prima, e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni”, ha commentato il rocker.

“Per il vostro bene” ironizza Vasco. “Da oggi – ha sottolineato il cantante – anche se siete alla guida lucidi . lucidi sì o lucidi no. Arresto e sospensione della patente per tre anni. Per il vostro bene. Fuori dappertutto il nuovo codice della strada. Invece di guidare – il commento finale – si potrebbe prendere i treni…”. Vasco fa riferimento alla tolleranza zero per chi fa uso di stupefacenti voluta da Salvini. Con la riforma infatti chi viene trovato alla guida sotto effetto di cannabis non dovrà più necessariamente essere in uno stato di alterazione psico-fisica, ma basterà che risulti positivo ai test. Esclusi dalle sanzioni i consumatori di cannabis terapeutica.

La replica di Salvini. “Vorrei” che Vasco Rossi “non si confrontasse con me, ma con i parenti di qualcuno che è morto coinvolto in un incidente stradale che ha visto come protagonista qualcuno che guidava sotto effetto di stupefacenti. Non c’è da ridere quando si parla di alcool e di droga”. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti ha quindi aggiunto: “Spero di andare a tanti altri concerti di Vasco, lo adoro come cantante, però è un codice della strada che ha come unico obiettivo quello di salvare vite”. Anche nel collegamento video con la festa di Fdi di Atreju Salvini è ritornato sulla questione e attaccato la rockstar: “Non si ride e non si fa polemica quando c’è in ballo la vita. La droga è morte, lo Stato spacciatore con noi non farà mai strada”.

Il nuovo codice della strada attira anche le polemiche del Codacons, che ha parlato del rischio di “una stangata per pochi ” se non ci sarà “un reale incremento dei controlli lungo le strade”. Il presidente Carlo Rienzi ha spiegato: “Il giro di vite contro l’uso dei cellulari alla guida, la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti e i provvedimenti in tema di monopattini rappresentano nell’insieme misure positive ma che rischiano di non produrre gli effetti sperati sul fronte della sicurezza stradale. Questo perché qualsiasi nuova regola o inasprimento delle sanzioni verso i trasgressori resta lettera morta se sulle strade i controlli scarseggiano”.

Critiche anche alla stretta sui monopattini. “In tema di monopattini elettrici vige l’incertezza più assoluta”, hanno detto i consumatori di Consumerismo No Profit, gli operatori dello sharing riuniti in Assosharing, i produttori e distributori quali Platum e Attiva, i rivenditori. Uniti, hanno dato vita all’Alleanza per la mobilità sostenibile attraverso la quale chiedono un intervento urgente del governo per sanare alcune gravi criticità del nuovo Codice: “In tema di monopattini elettrici il Codice della strada, con i nuovi divieti di circolazione e obblighi di casco, targa e copertura assicurativa per gli utilizzatori, presenta alcuni aspetti significativamente problematici che rischiano di condannare a morte in Italia una parte rilevante della micro-mobilità, modalità di trasporto che svolge un ruolo chiave nel decongestionamento del traffico e nella riduzione di CO2 e polveri sottili”, si legge nella nota dell’Alleanza.